Gesturist Cesenatico spa e il Cesenatico Camping Village hanno gestito secondo le regole i casi di legionella che si sono verificati nel 2011. Questa la sentenza del Tribunale di Forlì che ha assolto con formula piena, perché il fatto non costituisce reato, i due imputati Terzo Martinetti, direttore generale, e William Bracci, direttore tecnico.
L’accusa era di omicidio colposo inoltre la gestione del camping era stata accusata di non aver ben gestito i casi di legionella accaduti nell’anno 2011.
“L’accusa era grave, anche per le conseguenze mortali di un caso. Il processo ha richiesto un notevole impegno processuale per giungere al chiarimento definitivo – spiega il direttore Terzo Martinetti – Gesturist Cesenatico spa e il Cesenatico Camping Village hanno dimostrato di aver rispettato le regole di gestione delle strutture ricettive e di aver sempre collaborato appieno con l’Ausl di Cesena e con il Comune di Cesenatico per la gestione della legionella negli impianti del campeggio”.
“In oltre 50 anni di attività del Cesenatico Camping Village, il batterio della legionella si è manifestato solo nel corso della primavera 2011, probabilmente in conseguenza di fattori straordinari, mai si era presentato in precedenza e mai in seguito – continua Martinetti – Infatti il batterio della legionella è ubiquitario e sempre presente nell’acqua. Può essere pericoloso nella nebulizzazione dell’acqua, se supera alcune soglie di concentrazione e soprattutto se incontra soggetti gravati da malattie croniche. L’Ausl di Cesena sta svolgendo dal 2005 una valida opera di prevenzione della legionella presso le strutture turistiche della zona, con buoni risultati”.
“Spiace ricordare che nell’anno 2011, i due casi accaddero durante la campagna elettorale per le elezioni comunali e alcuni partiti e personaggi pubblici si distinsero nella polemica pubblica e nella condanna preventiva, danneggiando gli imputati che oggi sono stati assolti, ma soprattutto la struttura del Cesenatico Camping Village e la città turistica di Cesenatico – continua il direttore Martinetti – C’è da augurarsi che l’esito positivo della vicenda giudiziaria, spinga i dirigenti politici che allora si distinsero nell’azione di denigrazione gratuita, ad avere un comportamento più consono agli interessi della città di Cesenatico. Ci fu chi disse: ‘ancora una volta assistiamo a tragedie causate dalla carente rete di controlli per la salvaguardia della salute dei cittadini o forse, per essere maliziosi, dalla disinformazione e manipolazione dei dati’. La vanità e superficialità dei personaggi in questione mai li porterà a presenterà quelle scuse che sarebbero dovute, soprattutto all’immagine della città. Speriamo che, a fronte del giudizio della Magistratura, ora riescano a trovare parole più pacate per affrontare le questioni della città”.