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a cura di Paolo Pasini

In Germania c’è un ragazzo con talento da vendere che ha creato un progetto che sta avendo un grande successo nel nord Europa. Parliamo di Roosevelt, pseudonimo per restare anonimo in rete e scelto perché fin da ragazzino ha sempre amato i nomi composti da una sola parola e, a detta sua, “Roosevelt in fondo era una brava persona”.

Tedesco di Colonia, trasferito a Berlino, Roosevelt nasce come dj produttore suonando in dj-set nei locali più frequentati della città tedesca. Agli inizi suonava musica dura e minimale, molto fedele al genere che la gente che frequentava i clubs si aspettava. Con il tempo però ha cominciato a sviluppare un genere tutto proprio che lentamente si è discostato dall’elettronica classica da clubs per diventare la musica di “Roosevelt”.

 

Il suo genere è fortemente influenzato dal genere disco soul “oldschool”, ma le tracce suonano come se fosse un pop estremamente moderno e se vogliamo, che guarda pure al futuro. L’esperienza di anni nel clubs si sente sempre, ma le contaminazioni disco e pop, la fanno da padrone. Solitamente quando compone non utilizza dancefloor tools e cerca sempre di allontanarsi dalla techno-House commerciale, lasciando alle sue produzioni un celata (neanche poi tanto, ndr) aria di disco vintage. In pratica le sue canzoni sono attuali, ma ricordano quelle 70-80-90, lanciando l’ascoltatore in un remember senza fargli lasciare mai gli anni 2000.

 

IMG_1366_webNel 2013 pubblica un EP intitolato “Elliot”. Mini album d’esordio che con poco lo lancia nel mondo dell’elettronica. L’album suona e piace, su YouTube ottiene molte visite e nelle radio tedesche viene programmato molto. Il primo singolo si chiama come l’album, Elliot, ed ottiene buone recensioni, ma il secondo singolo “Montreal” è una produzione riuscita meglio: è una disco attualissima, una club-house che strizza l’occhio alle sonorità degli anni ’80. Il video è Homemade con effetti al computer stile televisioni private ed ha un gusto retrò che si sposa perfettamente con il brano. All’ascolto riesce subito gradevole ed è veramente difficile tenere le gambe ferme.

Oltre a produrre e cantare canzoni, Roosevelt, ha collaborato per il remix di alcuni brani di un gruppo svedese chiamato “Kakkmaddafakka” con il quale poi ha fatto anche un tour invernale. Spesso viene chiamato da artisti tedeschi per fare remix da destinare al mercato disco House. Nel futuro non ci sono programmi, continuano le collaborazioni e chissà, forse altri album originali.

Roosevelt è interessante, molto interessante. In rete non si trova molto su di lui, non è facile trovare informazioni. Quello che parla è la sua musica e i suoi video.
Ascoltare le sue produzioni è bello perché sono fatte bene ed ogni tanto è interessante aprire i propri orizzonti a musica nuova. La musica House è sempre vista con sospetto se non con disprezzo da chi normalmente non la ascolta, Roosevelt ha il dono di poter far cambiare idea queste persone. Partendo da “Montreal”, avete la possibilità di avviarvi alla conoscenza della musica House tenuti per mano da Roosevelt che con sapienza vi guiderà in un mondo che perché no, potrebbe anche piacervi.

 

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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