La maxi piantagione di marijuana a Sala di Cesenatico gli è costata una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione e una multa di 3mila euro. Questa la condanna in abbreviato inflitta dal giudice Camillo Poillucci per l’agricoltore Aldo Zavalloni, 53enne, di Cesenatico, arrestato lo scorso gennaio dagli agenti dell’Anticrimine del Commissariato di Polizia di Cesena.
L’uomo era stato arrestato per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di ingente sostanza stupefacente. Gli agenti nella sua casa di campagna a Sala avevano ritrovato e sequestrato 88 chili di cannabis.
Un vero e proprio laboratorio dello spaccio, ricavato nel sottotetto della sua abitazione. Qui i poliziotti avevano ritrovato cassette con le piante essiccate, sacchi di prodotto pronto per lo spaccio, 7 chili e mezzo di semi. E ancora macchinari per ripulire il fogliame dallo scarto e triturarlo. Nelle serre invece la coltivazione di cannabis. Insomma una produzione da grossista, destinata a intermediari e rivenditori.
Il valore dello stupefacente ammontava a 50-60mila euro. L’Anticrimine, diretto dall’ispettore superiore Paolo Di Masi, aveva proceduto all’arresto del 53enne, il quale aveva sostenuto che non si trattava di cannabis, ma di una pianta la cui coltivazione non è vietata.
A pochi mesi di distanza (clicca qui per leggere l’articolo) gli agenti dell’Anticrimine avevano arrestato anche l’aiutante dell’agricoltore, Stefano Margheritini, 43 anni.
