E’ pustàin
Quand che e’ vent
e’ taia la faza,
d’invéran
i dé senza sol
i mor pràima d’ nas.
D’ogni tènt da i vìdar
u s’vid i pivìr e al flàini
ch’ i s’dà drìa
int i guàz.
Me a n’ végh l’ora
ch’ e’ pasa e’ pustàin.
E dì ch’ a l’ so za
che tot i dé
e’ va dret!
(da La nebia di Leonardo Maltoni)
Il Postino. Quando il vento taglia il viso, d’inverno i giorni senza sole muoiono prima di nascere. Ogni tanto dalla finestra si vedono pivieri e pavoncelle che si rincorrono negli acquitrini. Io non vedo l’ora che passi il postino. E dire che lo so già che ogni giorno tira dritto.
Insegnante, giornalista, scrittore, poeta e memoria storica. Cesenatico e la Romagna danno l’addio a Leonardo Maltoni. Leo (come tutti lo chiamavano in città) dopo una lunga malattia si è spento all’età di 80 anni all’ospedale Bufalini di Cesena.
Poesie in dialetto romagnolo, poemetti e racconti sulla Romagna, sulla storia e sulle curiosità di Cesenatico, Leo Maltoni ha insegnato fino al 1991 materie letterarie, poi ha dedicato la sua vita alla scrittura. Ha collaborato con «Il Resto del Carlino», «La Voce di Romagna» e altri quotidiani nazionali. Inoltre la sua penna ha scritto per il periodico di cultura «La Piê».
Poeta, narratore e storico della sua città, ha vinto numerosi premi, tra i quali nel 2002 il «Premio Pascoli». Dal 1980 al 2000 ha diretto il mensile estivo della riviera romagnola «Il Moscone» ed è stato direttore del periodico sportivo «Il Cicloturista» che con il suo importante contributo è cresciuto nel tempo fino a divenire organo di comunicazione per i tantissimi appassionati di ciclismo che ogni anno prendono parte alla Granfondo Nove Colli. Proprio quest’ultimo impegno lo ha portato nel 2012 a ricevere il premio alla carriera assegnatogli dal Gruppo Ciclistico Fausto Coppi.