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Tassa rifiuti, lettere a 1400 furbetti ma…

By 7 Dicembre 2016 No Comments

comuneCaso Tari in città. Negli ultimi giorni sono state spedite circa 1400 lettere a cittadini con gli accertamenti per il recupero evasione per chi negli ultimi cinque anni non ha pagato il dovuto. Tranquilli perché c’è più di un “ma”. Questi controlli, come assicurato dal Comune, si stanno svolgendo in altri comuni limitrofi tra cui Cesena e Cervia. Va detto che dal 2013 al 2015 ci sono poco meno di due milioni di euro di insoluti solo per la tassa rifiuti (leggi tutti i numeri a questo link).

PUNTO 1
La prima cosa che l’amministrazione sottolinea è un appello a chi ha ricevuto le cartelle. Si può chiamare il numero 0547 79246 oppure il num. verde 800 213036 (per le contestazioni Tari) e l’800 978904 (per le Tia) e prendere appuntamento in comune nell’apposito ufficio Tari/Tares.

L’ufficio è aperto al pubblico il lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13.30

Martedì dalle 15 alle 17

Venerdì dalle 9 alle 13.30

Solo su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 prenotando allo 0547 79246

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L’amministrazione sta provvedendo a ricostruire e aggiornare la banca dati avvalendosi anche dalle planimetrie catastali. Questo perché fino al 2012, quando la Tari era Tia, era gestita da Hera che già a suo tempo avrebbe dovuto fare verifiche e riscossione crediti. Mesi fa ha chiesto di potersi affidare alla Engineering Tributi Spa che cura il recupero evasione dei tributi dovuti al comune. E questo avviene negli stessi locali del Comune; ecco perché per le contestazioni di Tia e Tares, nonostante solo la prima riguardi Hera, ci si deve rivolgere all’ufficio tributi del Comune.

+++ NASCE IL COMITATO +++

cesenaticoBUONA NOTIZIA al momento la percentuale di annullamenti che riguardano la Tia al «è intorno al 50%». Un caso di annullamento tipo è in questo esempio: se nel 2011 Ida non pagava la Tia di casa sua perché provvedeva suo padre al pagamento, con ogni probabilità Ida ha ricevuto la cartella da pagare. Se non va in comune a controllare pagherà ciò che non è dovuto. Quindi prima di mettere mano al portafogli si consiglia di leggere bene il punto 1.

Dal 2013 la Tia è stata sostituita dalla Tari e è tornata in toto sotto la gestione del comune. Il database non è stato manutentato a puntino da chi lo ha gestito in passato quindi ora il Comune sta ricontrollando i dati dal 2011 in poi e vengono a galla le discrepanze come quelle di chi non ha conteggiato, ad esempio, i garage. In pratica si tratta di un punto a capo.

Quindi i fatti vanno valutati caso per caso per verificare se l’importo sia dovuto veramente. Il comune infatti ha previsto nell’ultima variazione di bilancio di recuperare circa 900 mila euro di evaso dalla Tari, ma non ha fatto mistero di considerare la cifra suscettibile di ribasso a seguito delle verifiche svolte nei prossimi mesi. «Questa cifra – ha spiegato l’assessore al bilancio – è prevista in bilancio come entrata non spendibile pertanto abbiamo costituito un fondo crediti di dubbia esigibilità di pari importo. Questo perché prima vogliamo essere certi che siano dovuti».

ComuneE chi contesta di non aver mai dichiarato la propria superficie? «E’ un caso che succede spesso – commentano dagli uffici – ma nelle bollette che ricevono ci sono tutte le informazioni; poteva anche non esserci la dichiarazione iniziale ma se un appartamento risultava di 100metri quadri e invece era più grande perché non è stato dichiarato?». Vero anche che le bollette sono note per la difficile lettura.

Le casistiche principali riguardano singoli cittadini quindi residenze domestiche perché, in buona fede, pensavano che tutto fosse fatto in automatico una volta fatto il cambio di residenza.

L’assessore Roberto Amaducci interviene in risposta a chi chiede se non ci siano altre spese da tagliare. «Il comune ha una spesa corrente di oltre trenta milioni di euro. Alcune sono spese fisse come ammortamenti dei mutui, spese del personale e di struttura. Altre possono essere riviste capendo cosa implicano per non tagliare servizi alla collettività. Cesenatico Servizi è una delle voci di spesa da valutare, potrebbe essere oggetto di revisione. Non è semplice ma ci stiamo già lavorando».

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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