Tanta paura nella tarda mattinata di mercoledì 7 dicembre, nel porto di Cesenatico, ma fortunatamente tutto si è risolto per il meglio, grazia al coraggio e alla determinazione dei soccorritori.
Erano le 13.25 quando una donna, intenta a fare footing sul molo di Levante, nel porto di Cesenatico, ha segnalato alla Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo la presenza di un ragazzo in banchina, all’altezza del Gambero Rosso, che aveva manifestato chiare intenzioni suicide.
Precipitatisi sul posto insieme alla donna, i militari della Guardia Costiera alle dipendenze del Comandante – Tenente di Vascello Stefano Luciani – si son visti materializzare davanti ai loro occhi il paventato tentativo di suicidio, con il ragazzo che, lanciatosi in acqua, stava guadagnando sempre più il largo, sospinto dalla corrente del canale portuale. Esperiti inutilmente i primi tentativi di convincere il malcapitato a raggiungere a nuoto la banchina, in modo da agevolare i soccorsi, i marinai della Capitaneria, notando che il ragazzo stava perdendo sempre più coscienza, dietro il coordinamento della Sala Operativa hanno deciso di tentare tutto il possibile. E’ stato così che uno di loro, liberatosi delle scarpe e della giacca della divisa, ha deciso di tuffarsi in acqua per raggiungere, a nuoto, il malcapitato. La Sala Operativa della Guardia Costiera, intanto, ha dirottato sul punto la Motovedetta GDF V2013, della stazione navale di Rimini, presente in zona per altre attività, per agevolare le operazioni di recupero.
Considerate le difficoltà, però, legate al peso degli indumenti bagnati, all’acqua gelida e alla mancanza di collaborazione del ragazzo, sempre più privo di sensi, il recupero è stato reso possibile solo dopo circa 15 minuti, grazie all’intervento di un secondo militare tuffatosi in mare, un finanziere, membro dell’equipaggio della vedetta intervenuta, che insieme al Maresciallo della Capitaneria – già in acqua da tempo – ha preso di forza il giovane, ormai svenuto, e sistemato a bordo della vedetta, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Ripresa conoscenza, ma apparentemente provato, il malcapitato è stato assistito dal 118 che ne ha disposto il trasferimento all’ospedale Bufalini di Cesena per accertamenti.
Sottoposti ad accertamenti sanitari – in via precauzionale – anche i due militari intervenuti: a parte un principio di assideramento, dovuto alle bassissime temperature, e ad una contusione nella regione sopracciliare per il marinaio, provocata dalla resistenza, in acqua, del ragazzo, nessun pericolo per i due eroi. A loro, così come alla donna che ha fatto la segnalazione, vanno i complimenti e la riconoscenza del Comandante Stefano Luciani.