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Gli elementi più interessanti del pasticcio scuole emergono, e neanche troppo tra le righe, dalla Regione (leggi qui). Ad esempio leggendo la risposta fornita al Comune si scopre che per un lungo elenco di scuole finito sotto la lente dello studio Massari (incarico affidato con Determina a firma dell’allora Dirigente Arch. Vittorio Foschi durante la giunta Buda, per un compenso di 21.675 euro iva al 22% esclusa) «non sussiste l’obbligo di verifica in quanto progettati secondo le norme vigenti successivamente al 1984». Si deduce che tutto l’elenco delle scuole che segue poteva non essere verificato.

Eccolo: Ricci-Ortali-1 Villalta; scuole elementari Negri-1 e Negri-2 Cesenatico; scuola materna Arcobaleno -2 e Arcobaleno-3di Cesenatico; scuola materna la Vela 1 e la Vela-2 di Cannucceto; la palestra di Sala e il corpo servizi; scuola media Cremona -1; asilo nido spazio Bimbi di Bagnarola; scuola materna la Vela Cesenatico; asilo nido di via Don Minzoni – Cesenatico.

Controlli scrupolosi? Sono sbagliate le date di fondazione delle scuole? Altro?

Un altro elemento che suscita perplessità anche ai palati che non masticano planimetrie tutti i giorni è relativo all’asilo nido Spazio Bimbi di Bagnarola. Nella relazione dello studio fornita al comune nei mesi scorsi risulta una delle uniche due strutture a norma. Ma nella relazione della Regione è individuato come «caso limite» delle «varie incongruenze, anche importanti, che si riscontrano». Secondo quanto si legge infatti la stessa struttura viene descritta diversamente a seconda dei capitoli.

Proviamo con lo schema sotto riportato a spiegare semplicemente quanto detto:

In definitiva è stato speso del denaro pubblico per produrre una documentazione «incomplete» ad accedere alla richiesta di finanziamenti pubblici anche per le «incongruenze» riscontrate. E chi paga?
La determina è già stata firmata dal dirigente ai lavori pubblici Luigi Tonini e i 21.675 euro (iva al 22% esclusa) quindi sono usciti dalle casse comunali. Di chi è la responsabilità di questo pasticcio?

Una questione che non è solo politica, ma anche di lungimiranza e di interessi. Infatti basterebbe guardarsi attorno per vedere quanto hanno ottenuto i comuni limitrofi che hanno fatto domanda. Cifre che pubblicheremo in un prossimo servizio per far sì che i cittadini possano comprendere lo stato dei fatti.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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