Oggi, venerdì, le marinerie della Romagna si sono fermate per protestare contro un sistema legislativo che a detta di molti pescatori «criminalizza i lavoratori» (tutte le info a questo link).
Mario Drudi della Cooperativa Casa del Pescatore illustra i motivi della protesta iniziata alle 10 con le sirene delle barche e proseguita con un dibattito presso il centro ricerche marine.
lavori alla rete in una giornata di sciopero
Tra i presenti c’era il sindaco Matteo Gozzoli, il presidente della Coop Arnaldo Rossi, i parlamentari dem Enzo Lattuca, Mara Valdinosi, i consiglieri regionali Lia Montalti e Andrea Bertani (M5S). Nel pubblico c’erano anche il vicesindaco Mauro Gasperini che ha delega al settore pesca, altri consiglieri del Pd e M5S locale.
l’incontro al centro ricerche
I presenti erano circa 50 e hanno espresso le proprie perplessità e problematiche di chi lavora in mare tutti i giorni e che si trova ostacolato dalla legge. Quello che emerge è un settore strozzato dal recepimento di direttive europee che non guardano il caso particolare, ma pare tendano a mettere sullo stesso piano le grandi attività di pesca e quelle più piccole. E le seconde rischiano di avere la peggio.
le navi ferme in porto
Il comandante Stefano Luciani ha fatto sentire la sua presenza con una lettera che è stata letta in aula in cui ringraziava i presenti per aver scelto la via del dialogo e ha ribadito la piena disponibilità della Capitaneria per evitare di incappare in errori che potrebbero portare a multe.
