“Le strade che portano alla Rivera cesenate fanno acqua, un autentico gruviera”. A dare l’allarme è Egisto Dall’Ara, presidente onorario dell’associazione albergatori di Gatteo Mare, noto operatore turistico della riviera e membro della giunta direttiva di Confcommercio cesenate con delega al turismo.
“In particolare – lamenta Dall’Ara – le vie di comunicazione dal casello del Rubicone alla riviera e al mare sono più che precarie: lo stato del manto stradale è vergognoso e i turisti si lamentano di questa situazione, così come qualsiasi cittadino che si muove in quel percorso, così come, purtroppo, in altri del nostro territorio, quotidianamente ne subisce i disagi. In generale la manutenzione dei manti stradali lascia molto a desiderare e ci ritroviamo buche, avvallamenti, frane piccole e più estese”.
“A inizio marzo prosegue Dall’Ara – inizieranno ad arrivare nel territorio i cicloturisti tedeschi e dell’Europa del Nord, si svolgeranno alcune gare nel territorio del Rubicone che richiamano molti partecipanti. Se lo stato delle strade è questo, il cicloturismo, attività fiorente nel territorio, rischia di andare in crisi o come minimo di risentirne pesantemente con un minor afflusso. Tutto ciò non è un bel biglietto da visita per il turismo e l’ospitalità romagnola”.
“Da anni Confcommercio – aggiunge Dall’Ara – chiede di investire inn infrastrutture e collegamenti verso la riviera. Ora bisogna addirittura aggiungere che servono interventi elementari sulle vie di comunicazione del territorio stesso, anche nelle strade che collegano dall’entroterra alle colline del Rubicone, le quali versano in uno stato malandato. Non
solo siamo raggiungibili a fatica da fuori, ma anche da dentro il territorio. Come si fa a far tursimo così? Senza collegamenti adeguati l’immagine e la fruibilità del territorio si riducono e lo stesso brand Romagna, cavallo di battaglia della nostra associazione, perde di attrattività”.
“Sappiamo che lo stato economico della Provincia, a cui spetta la manutenzione delle strade provinciali, è molto problematico – chiude Dall’Ara – ma non bisogna rassegnarsi e occorre muoversi con una compartecipazione degli altri enti”.