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Il Comune di Cesenatico perpetua la logica del “fai da te” in merito alla potature dei platani. La richiesta del privato cittadino viene esaudita attraverso la semplicistica autorizzazione a potare, a proprie spese, le piante che fronteggiano il proprio immobile.
Un cittadino si è posto una domanda: «A nessuno dei responsabili del Settore Tecnico del Comune si è accesa la lampada dello sconcio paesaggistico realizzato con simile e molto cervellotica intuizione?»

Sarà pur vero che la ridotta disponibilità finanziaria comunale non può esaudire le numerose incidenze manutentive, ma è fuor di dubbio che una intelligente professionalità potrebbe, per lo meno, evitare la sconfortante visione di una stupenda alberata pubblica deturpata in forza di una egoistica e molto frustrante richiesta privata.

Cassare il valore ambientale, oltre che estetico, di una alberata pubblica che regge magnificamente le sorti dell’arredo urbano da oltre 60 anni (platani di viale dei Mille – di viale C.Abba – di viale Sassari – ecc. ) equivale a sottolineare il disprezzo per una componente vitale del vivere civile : l’albero, nella sua più prestigiosa ed altissima funzione di ossigenazione e di decoro urbano.

Pare inoltre che il Comune sia l’unica amministrazione a potare avanti questa prassi e potrebbe fare un cambio di rotta per normalizzare gli interventi sul verde pubblico e privato: il Regolamento Comunale del Verde. Provveda dunque alla tutela operativa anche sul “verde privato” assoggettato, a volte, a potature equiparabili a sventramenti rameali. E gli ambientalisti che fine hanno fatto?

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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