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La giostrina di cui si parla era azionata a mano e apparve a Cesenatico subito dopo la seconda guerra mondiale. Fu costruita interamente da un simpatico ed eclettico signore che assomigliando un po’ a Totò ne faceva l’imitazione. Quella giostrina era per la città di Cesenatico l’unico divertimento negli anni difficili del dopoguerra. Non passò inosservata allo scrittore Gianni Rodari che passando per la città del portocanale ne trasse ispirazione pubblicando poi il racconto “La giostra di Cesenatico” tra le Favole al telefono.

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Negli anni la giostra passò di mano e perse appeal con l’avvento del boom economico quando le attrazioni motorizzate erano le più richieste. Finì in un magazzino dove la ritrovò Tinin Mantegazza che l’acquistò e la restaurò pensando potesse diventare un monumento per la città, ma l’accoglienza fu tiepida. In seguito venne affidata gratuitamente a mani che non se ne presero davvero cura tanto da finire seriamente danneggiata. Nel 2009 fu donata a Claudio Cavalli che ne ha curato responsabilmente il nuovo restauro riportandola in funzione. Ad oggi è attiva e funzionante presso Artexplora a Santa Lucia nelle primissime colline di Cesena, a dieci minuti dal centro storico.

Dopo una breve storia di un cimelio del passato, ad oggi considerata un’opera d’arte, è tempo per alcune curiosità. Ad esempio forse non tutti sanno che tra le attrazioni della giostrina c’è una macchina rossa che tanto ricorda una Ferrari da corsa in miniatura. E proprio dalle scuderie di Maranello è uscito quel piccolo gioiello. Venne prodotto in edizione limitata per i propri dipendenti nel 1952 dopo il trionfo del Cavallino nel Gran Premio di F1.

Ma le curiosità legate alla giostrina sono anche nella tecnica costruttiva. Infatti la parte circolare, su cui poggiano i giochi, e chi ci sale sopra, non poggia a terra. Ruota attorno ad un cuscinetto di carro armato che il costruttore ha trovato nella pineta di Cervia dopo un violento scontro tra corazzati nazisti e alleati. Ad anni di distanza la struttura conserva pienamente la sua funzionalità e è possibile vederla ad Artexplora in tutto il suo splendore grazie alla manutenzione di Claudio Cavalli.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

One Comment

  • Fulvio Giordano ha detto:

    La famosa giostrina della mia infanzia, io me la ricordoche stazionava in una piccola porzione di terreno vicino all’acquedotto proprio angolo canale e allora passerella, Infatti il proprietario assomigliava a Totò ed aveva un figlio, che era la sua fotocopia, anche lui provvedeva a girarla a mano, il prezzo era di 10 lire a giro. In quel posto ci venne per diversi anni in estate, erano gli anni 50. Poi mi ricordo che si trasferi sempre vicino al canale ma angolo ponte di viale Roma lato mare. <era molto visitata dai bambini. Un ricordo della mia infanzia indelebile poichè era l'unico divertimento per bambini piccoli in quegl' anni. Poi non seppi più che fine fece. Rivederla oggi da anziano, mi ha un pò commosso e mi ha riportato indietro negli anni. Grazie per averla riproposta, sono cose semplici ma che fanno piacere a persone della mia età.

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