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Ha sfiorato il successo per qualche millesimo di punto, ma un debutto così non se lo aspettava neanche lui. Lo scorso 30 aprile, a Ponsacco in provincia di Pisa, è nata una stella nel firmamento del fitness romagnolo: si chiama Aurelio Tromba, 190 centimetri di muscoli armonici ed eleganti, una passione innata per la palestra e un fisico che ricorda vagamente un Bronzo di Riace.

Nato a Galatina, in provincia di Lecce l’11 maggio di 27 anni fa, ma da sempre residente a San Mauro Mare, da almeno un lustro Aurelio ha tramutato la sua passione in lavoro. Rigoroso ed esigente, è uno degli istruttori di fitness più ricercati del territorio e si divide, sei giorni su sette, tra le palestre My Place di Cesenatico, Wellness di Rimini e Athletic Fitness di Bellaria. E proprio in questo triangolo di Romagna, tra panche e bilancieri, con puntiglio ed ostinazione, ha preparato la sua prima selezione ai Campionati Nazionali di Model Fitness. «Sono sempre stato un ragazzo concreto – spiega – più attratto dal lavoro che dal palcoscenico. Però, a 27 anni, volevo mettermi alla prova, capire se i complimenti che ricevevo quotidianamente anche da esperti del settore fossero realmente fondati. Così, per sei mesi, ho lavorato duro in palestra seguendo un rigorosissimo regime dietetico per arrivare al top della mia forma fisica». E così, a fine aprile a Ponsacco, per la prima volta, ha affrontato la selezione per gli Italiani.

La sua sfilata è stata un grande successo: è arrivato secondo, dietro soltanto all’atleta di casa, ma i complimenti della critica sono stati tutti per lui: «Alle finali nazionali di Catanzaro – si bisbigliava nel backstage – questo ragazzo può anche vincere».

Testa sulle spalle («il sogno è aprire una palestra, non vincere il titolo italiano»), con trascorsi da aspirante chef (ha lavorato a Cesenatico), distante anni luce dalle declinazioni estreme del body-building, Aurelio – malgrado la sfilza di diplomi – segue costantemente corsi di aggiornamento, perfezionando le sue tecniche d’insegnamento: «Il mio è un approccio altamente personalizzato – dice – perché chi viene in palestra ha necessità ed ambizioni differenti. Prima di iniziare è sempre indispensabile un esame approfondito della postura perché un training sbagliato può fare danni. In palestra non c’è spazio per l’improvvisazione, bisogna prescrivere gli allenamenti giusti puntando prima di tutto sul benessere del cliente e poi, nel caso, sull’estetica. In generale è un lavoro molto impegnativo – conclude Aurelio – che ha un senso solo se animato da una grande passione».

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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