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Sono ormai oltre 50mila i piccoli biologi marini che negli ultimi 30 anni hanno vissuto l’esperienza indimenticabile degli Itinerari azzurri sulla costa romagnola, e oltre 500 partecipanti nel 2017, risultato che mostra un incremento di prenotazioni e un ritorno delle scuole alla ‘gita’ di qualche giorno.

Questo laboratorio didattico, dedicato all’ecosistema mare e alla sensibilizzazione dei più giovani verso l’uso consapevole di questa grande risorsa, è stato ideato dalla storica Fondazione CerviaAmbiente di Cervia e attualmente viene proposto dalla Fondazione Centro Ricerche Marine di Cesenatico, con il coordinamento e la conduzione da parte di esperti educatori ambientali della cooperativa Atlantide di Cervia.

Ogni anno gli Itinerari azzurri sono una delle proposte didattiche di punta dell’agenzia Giratlantide, che si rivolge alle scuole di tutto il territorio nazionale con proposte di turismo scolastico esperienziali, laboratoriali e dedicate alla scoperta dei territori. Quest’anno sono oltre 500 gli studenti che vivranno l’esperienza nell’antico “cuore marinaro” di Cesenatico, comune da sempre sensibile alla valorizzazione del mare, della pesca e delle sue genti, provenienti da scuole di Bolzano, Riva del Garda, Mantova, Verona, Milano, Trento e Asti.

Gli Itinerari azzurri hanno un programma di qualche giorno, con molte attività pratiche che trasformano i partecipanti in marinai e pescatori, imparando a fare le reti, a riconoscere le specie che abitano il mare Adriatico e soprattutto, vivendo un vero viaggio in mare di un’intera mattina. È infatti l’uscita in mare con la motonave New Ghibli il momento principale e di maggiore attrattiva dell’itinerario didattico. In questo caso ci si avvicina ai pescherecci per vedere come avviene la pesca, si conoscono i metodi di acquacoltura e si fanno in mare tante misurazioni legate alle caratteristiche delle acque e alla navigazione. Il tutto seguendo, anzi anticipando, i principi ormai noti del turismo sostenibile e responsabile.


Questi laboratori didattici, infatti, sono basati su esperienze dirette e, insieme alle visite alla località e alle attività che vengono proposte ai ragazzi, rappresentano un modulo ludico/didattico unico, molto gradito ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che possono inserirlo anche nei programmi didattici ministeriali, e unico anche per gli studenti, che riscoprono manualità e vivono l’uscita da protagonisti.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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