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Il sindaco ha firmato l’ordinanza che vieta a ristoranti e mense di Cesenatico di preparare e vendere cibi contenenti uova crude e carni che non siano state cotte in maniera adeguata. Per tutta l’estate quindi, fino al 30 settembre 2017, i locali pubblici dovranno seguire le indicazioni stabilite dall’ordinanza, ovvero somministrare cibi che non siano rischiosi per la salute degli avventori.

Il Comune di Cesenatico ha voluto procedere anche a seguito della nota dell’Unità di Igiene degli Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Asl che segnala come la stagione estiva, a causa delle alte temperature ambientali, sia il periodo più a rischio di insorgenza di focolai di tossinfezione. L’obiettivo di questo provvedimento è quindi di ridurre il pericolo di casi di intossicazione dati dal consumo di cibi contenenti uova crude e di carni poco cotte.

Le indagini svolte infatti hanno messo in evidenza come anche prodotti a base di carne, quali insaccati (salsicce, salami ecc), se non correttamente trattati, possano diventare veicolo di trasmissione di tossinfezione alimentare da salmonella.

L’ordinanza è rivolta a tutti gli esercizi pubblici (compresi gli esercizi alberghieri e tutti gli esercizi di ospitalità) per tutelare la salute pubblica, soprattutto di categorie fragili quali anziani, bambini sotto i 3 anni e immunodepressi, che rappresentano i soggetti più a rischio infezione. Non si tratta di una novità, ma una consuetudine adottata dal Comune già da alcuni anni grazie alla quale si è notato una progressiva riduzione degli episodi di intossicazione legati al consumo di alimenti a rischio. Le violazioni a tale provvedimento sono perseguite a norma di legge, ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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