Un fulmine a ciel sereno per le associazioni di categoria di Cesenatico. L’imposta di soggiorno che l’amministrazione comunale vuole introdurre dall’autunno 2017 (clicca qui per leggere l’articolo) crea tanti malumori. E se chi ha una posizione più possibilista (Cna), è l’associazione albergatori Adac Confcommercio ad alzare la voce.
LE REAZIONI.
Giancarlo Barocci (Adac Confcommercio). «Che cavolo di Comune è se punisce il turismo, il settore economico principale di questa città? Questa mattina (lunedì 17 luglio, ndr.) ci hanno convocato al Tavolo del Turismo senza comunicarci l’ordine del giorno. Già da questo aspetto si può capire la trasparenza e la chiarezza di questa amministrazione. Le categorie si sono espresse contrarie, ma loro tirano dritto, mi sembra che qua si stia riesumando la salma di Mussolini. I turisti non vanno spennati come polli ed inoltre non è giusto che a pagare siano i nostri ospiti, tutta la città deve pagare. Noi continueremo a fare il nostro mestiere, ma non più al fianco del Comune. Porteremo avanti la nostra battaglia contro questa imposta e l’amministrazione si accorgerà che da domani avrà un grande nemico da combattere».
Simone Battistoni (Coop. Bagnini). «Siamo contrari a questa nuova imposta. Capisco le difficoltà economiche del Comune, ma non è questo il momento di appesantire ulteriormente un sistema che anche quest’anno, con un meteo splendido, sta faticando a decollare».
Marco Lucchi (Cna). «E’ necessario rilanciare il nostro turismo e le risorse sono da reperire. Se è indispensabile introdurre la tassa di soggiorno, bisogna rimodulare tutte le altre tassazioni che strozzano le imprese e i cittadini».
Barbara Pesaresi (Confesercenti). «Le risorse non ci sono e allora si alza la tassazione. Ora si introduce anche la tassa di soggiorno. E’ un continui obolo per i cittadini, le imprese e i turisti. Così non va bene».