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Il consiglio comunale approva l’istituzione dell’imposta di soggiorno con 10 voti favorevoli (Pd e Pri), 3 contrari (Giuliano Fattori del M5S, Roberto Buda e Lina Amormino della lista civica Buda), 2 astenuti (Forza Italia e il consigliere Bernieri che si è dissociato dal suo gruppo della lista civica).

Nello specifico l’intenzione della Giunta è quella di approvare l’introduzione dell’imposta già dall’anno in corso, introducendo le tariffe a partire dall’autunno 2017 (ottobre-novembre), per evitare possibili problematiche come accaduto nel 2015 ai Comuni di Cervia e di Comacchio che hanno visto sospesa l’imposta proprio perché il regolamento non era stato approvato entro la data del 31 luglio.

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Per la stagione estiva 2017 l’imposta di soggiorno non sarà applicata, infatti, così come previsto dallo Statuto del contribuente, la nuova imposizione sarà valida solamente 60 giorni dopo l’approvazione del regolamento, le tariffe saranno approvate successivamente con atto di Giunta così come previsto dalla legge.

GLI INTERVENTI.

Il sindaco Matteo Gozzoli ha puntato il suo intervento sulle aree delle città da riqualificare (manutenzione Giardini al Mare, lungomare Zadina, manutenzione delle strade, Vena Mazzarini, ex Lavatoio e tutto l’aspetto culturale) che potrebbero vedere interventi con l’introduzione dell’imposta. «Si tratta di una tassa che non grava sui cittadini, ma sui turisti che usufruiscono dei servizi della nostra città. Con questa imposta potremmo valorizzare Cesenatico. Voglio ricordare inoltre che la passata amministrazione Buda aveva fatto un patto con le associazioni di categoria: per non introdurre la tassa di soggiorno la ex Giunta aveva deciso di introdurre la tassa di scopo, Imu e Irpef al massimo per i cittadini di Cesenatico. Ma quando si è capito che comunque non bastavano le risorse l’ex Giunta aveva inserito nel bilancio 2015 – 2017 e chiesto un parere ai revisori dei conti per l’introduzione della tassa di soggiorno, operazioni che necessariamente dovevano avere avvallo di un organo politico». Il sindaco inoltre ha spiegato che la tassa di soggiorno inciderà su una famiglia di turisti circa 15-20 euro e che si parla di una quota che va da 0.50 centesimi al massimo a 2 euro.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giuliano Fattori, si è dichiarato contrario alla tassa di soggiorno. «Io non credo che la politica locale possa trasformare l’imposta di soggiorno in servizi. A fronte di un progetto condiviso, ad esempio sulla riqualificazione della Vena Mazzarini, non credo che le associazioni di categoria si sarebbero opposte a questa imposta. Oggi ci chiedete di approvare la nuova tassa senza sapere ancora come verranno spesi i proventi».

Il capogruppo della lista civica Roberto Buda sottolinea: «Se la situazione fosse quella del 2015 chiunque istituirebbe la tassa di soggiorno, ma nel 2016 qualcosa è cambiato sono entrati 10 milioni di euro delle piattaforme Eni. Concettualmente la tassa di soggiorno è una tassa di sinistra perché si tolgono i soldi dalle tasche dei turisti che potrebbero spendere sul territorio e quindi fare guadagnare i nostri imprenditori. Si tratta di una tassa contraria alla natura del nostro turismo, che da sempre coccola il turista e da oggi lo tasserà».

Il capogruppo del Pd Mario Drudi. «L’introduzione della tassa di soggiorno è una necessità per dare solidità alla gestione del Comune. Oggi siamo inadeguati, non si può fare promozione, eventi e manutenzioni come quelle che stiamo facendo ora. Ci vuole programmazione per una visione verso il futuro. In questi ultimi anni non abbiamo fatto grandi progetti perché non avevamo le risorse, per questo la tassa di soggiorno è un’opportunità, ma prima di tutto è una necessità».

Il capogruppo di Forza Italia, Antonio Tavani, che in campagna elettorale si era schierato favorevolmente all’introduzione della tassa di soggiorno, spiega: «La tassa di scopo deve essere eliminata, così come l’Irpef dallo 0.8 deve ritornare allo 0.4. Se questa amministrazione mi promette che tutto questo si verificherà il mio parare sarà favorevole. Questa sera mi asterrò e verificherò come questa Giunta si comporterà nei prossimi mesi».

Mauro Bernieri (consigliere comunale lista civica) si è dichiarato in dissenso dal proprio gruppo della lista civica Buda. «Ho sempre sostenuto l’introduzione della tassa di soggiorno. Questa sera voterò in modo favorevole se questa imposta servirà a valorizzare il territorio, il verde, gli arredi e le manutenzioni di Cesenatico, nel contempo questa amministrazione si deve impegnare a sopprimere la tassa di scopo e riportare l’Irpef allo 0.4. Diversamente mi asterrò».

Il capogruppo dei Repubblicani, Igor Magnani, auspica un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria per «creare una sinergia che porterà valorizzazione alla nostra città».

Si dimette il consigliere comunale Pd, Lorenzo Vicari, «per essere stato ammesso ad una facoltà di Milano. Non trovo serio che un consigliere comunale di Cesenatico possa essere presente solo in occasione del consiglio comunale senza vivere la propria città. Mi dimetto, ma continuerò a seguire da cittadino la politica di Cesenatico». Vicari lascia il posto di consigliere al primo dei non eletti: Mari Rita Sirri.

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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