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La notte tra giovedì 10 e venerdì 11 gli agenti del Posto di Polizia di Cesenatico, al Comando dell’Ispettore Superiore Paolo Di Masi, hanno arrestato un cittadino italiano 40enne milanese e incensurato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per circa 3 grammi di cocaina, suddivisa in otto involucri, pronti per lo spaccio al dettaglio nei confronti dei giovani frequentatori della zona del Molo di Cesenatico. Il provento, circa 800 euro sarebbero serviti al 40enne – come lui stesso ha dichiarato – per pagarsi la vacanza a Cesenatico. L’uomo alloggiava in un hotel a Valverde.

Gli agenti, durante un servizio svolto in borghese nella zona degli stabilimenti balneari a ridosso del Molo di Levante per reprimere i reati in genere e nello specifico quello dei furti e della rapine in danno delle coppie che si appartano in spiaggia, hanno notato verso l’1.45 tre soggetti sospetti che entravano nel giardino di uno degli stabilimenti balneari, con l’intento di portarsi in spiaggia. L’attenzione degli agenti è stata attirata poiché tutti e tre avevano un atteggiamento sopra le righe, come se avessero esagerato con le bevute.

Forse l’interessamento da parte degli agenti, anche se molto discreto, non è piaciuto a uno dei tre soggetti perché, improvvisamente, senza che nessuno dei poliziotti in borghese avesse detto nulla o fatto qualcosa, si rivolgeva agli agenti alzando la voce e gridando parole volgari e dal tono minaccioso: «Perché mi guardate?». Così facendo si avviava a passo svelto e minaccioso verso i poliziotti continuando a ripetere le stesse frasi, mentre i suoi amici (un 54enne e un 19enne entrambi milanesi) cercavano di far desistere il loro amico da quel comportamento.

Gli operatori di polizia visto l’atteggiamento aggressivo e minaccioso e intuendo il pericolo si sono identificati dicendo di essere della polizia, senza però sortire alcun effetto nell’aggressore. Anzi la situazione sembrava rinvigorirlo, portandolo ad assumere atteggiamenti aggressivi incomprensibili, quasi come fosse accecato dalla rabbia, subito apparsa agli agenti come derivante dall’assunzione di qualcosa di proibito. Il 40enne non contento con il viso ringhiante e intimidatorio si è avvicinato a un agente pronto a sferrare un pugno. Con una pronta reazione il poliziotto ha schivato il colpo, bloccando l’aggressore a terra. Ma il 40enne ha continuato ad agitarsi fino a quando gli agenti sono riusciti a stringergli le manette ai polsi.

Dopo diversi minuti, riportato il soggetto alla calma, forse a seguito di un calo di tensione o a termine degli effetti di ciò che aveva assunto, il milanese rendendosi conto di quello che aveva fatto, ha iniziato a chiedere scusa agli agenti pregandoli di far finta di nulla e di lasciarlo andare per poter tornare in hotel e continuare la vacanza con gli amici. Richiesta ovviamente respinta dai poliziotti che hanno caricato l’uomo sulla Volante. E proprio mentre il 40enne stava salendo, con una mossa furtiva e repentina, si è liberato di due involucri bianchi, lanciandoli a terra. Dal confezionamento e dall’odore appariva immediatamente trattarsi di cocaina. Il ritrovamento ha fatto scattare la perquisizione dell’uomo che addosso aveva altri sei involucri di droga, per un totale di 3 grammi.

Il comportamento violento del milanese non è stato senza conseguenze, infatti due agenti del Posto di Polizia hanno ricorso alle cure mediche al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cesenatico per essere medicati a seguito delle lesioni alle mani e ai gomiti. Anche l’aggressore si è procurato alcune abrasioni alle braccia e alle gambe. Agli agenti sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in 5 giorni, mentre il 40enne è stato giudicato guaribile in 7 giorni. L’uomo, una volta negli uffici di polizia, ha ammesso di aver assunto qualche minuto prima di aggredire i poliziotti cocaina.

Il pubblico ministero dott.ssa Lucia Spirito della Procura della Repubblica di Forlì ha disposto l’udienza di convalida del 40enne, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato da parte del giudice De Paoli. Il successivo patteggiamento chiesto dall’arrestato ha portato a una condanna a un anno e sei mesi, pena sospesa.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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