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La posta del cuore romagnolo è a cura delle Azdore shabby chic!

Oggi origliamo un dialogo tra azdore.

Azdora chic: «ciao cara come va?»

Azdora shabby: «Come vuoi che vada? Il solito: molti impegni, tutti pretendono e nessuno pare soddisfatto; almeno ci fosse una volta che qualcuno si ringrazia! Comincio al mattino presto e finisco a notte fonda per sentire mio marito al telefono dire al suo socio: “passa da casa e lascialo a mia moglie, tanto lei non lavora, c’è tutto il giorno”. Non lavoro ma la mia giornata tipo è questa: sveglia alle 6 , annaffio il giardino, spazzo il cortile, vado a comprare latte, pane e cornetti freschi perchè verso le 8 tutti abbiano già potuto fare colazione, poi faccio le camere, la lavatrice, raccolgo e stiro i panni lavati il giorno prima e comincio a cucinare perchè alle 12.30-13.00 tutti hanno fame di nuovo. Poi mentre qualcuno fa il riposino pomeridiano e qualcun altro smanetta col telefonino riordino la cucina, ripulisco tutto e dopo vado a fare due ore di coda dal medico per la nonna, passo in farmacia, consegno i medicinali… Al rientro sistemo le borse dei palestrati che nel frattempo si sono ammucchiate nell’ingresso e ripulisco il bagno che nel frattempo è diventato un ambiente per alligatori e velocemente preparo la cena – che avevo preimpostato a pranzo – e il marito arriva dal lavoro e deve lamentarsi per la stanchezza, i problemi e i malanni buttandosi sudato o impolverato sul divano. I figli escono profumati dalle loro stanze con l’aria affamata dei martiri del lavoro e della palestra nonchè l’intenzione di avventurarsi in una serata ristoratrice con amici/fidanzati, serata la quale prevede il terzo cambio completo d’abito e biancheria intima. Tutti sono stressati e cercano di organizzarsi per distrarsi, al marito basta il baretto vicino a casa con gli amici ma i ragazzi hanno orizzonti più vasti (e dormirò con un occhio solo finchè non li sentirò tornare). Dopo cena riordino e pulisco la cucina, quando potrei buttarmi sul divano per guardare in santa pace un bel film… ecco che arriva qualche extra o qualche visita o qualche problema esistenziale di qualcuno del clan o semplicemente è stagione di passata di pomodori… fatto sta che vado a letto a mezzanotte sfinita. E tu?»

Azdora chic: «Ah! Io cara lavoro e quindi sono agevolata! Alle 7.30 esco di casa, faccio colazione al bar e pranzo alla mensa aziendale, marito e figli si arrangiano come possono mentre a cena cucino per tutti e nel dopo cena lavo, stiro, riordino, attacco bottoni, consolo gli afflitti e comprendo gli incompresi, sempre coi bigodini in testa per essere a posto la mattina dopo. Le pulizie generali sono concentrate durante la fine della settimana, i borsoni puzzolenti della palestra stanno nel terrazzino finchè non lavo tutto e ho un po’ di disordine generico in casa, specie nelle stanze dei ragazzi. Come ogni donna moderna che lavora il sabato pomeriggio, vado a fare la coda alle casse del centro commerciale col marito che spinge un carrello carico di cibi precotti, surgelati, semilavorati… e la sera facciamo di nuovo la coda da qualche altra parte per cenare o vedere uno spettacolo. La passata di pomodoro fatta in casa se la sognano! Tanto i figli vivono di proteine in polvere con certi barattoloni neri che le prime volte mi spaventavano persino, mentre il marito sopravvive a piadina col prosciutto del chioschetto del quartiere. Infine in giardino ho messo sassolini ed erba sintetica e alla nonna ci pensa mia cognata. Io sono una donna organizzata!».

Azdora shabby: «Brava! Ma quando litigate tu e tuo marito?»

Azdora chic: «Di solito la domenica pomeriggio, più o meno violentemente, dipende da dove abbiamo pranzato: se a casa dei suoi o dei miei».

Azdora shabby: «Ah! Capisco».

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