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Annullamento del Rue: gli interventi della politica

By 21 Settembre 2017 No Comments

Annullato il Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue) adottato dall’ex Giunta Buda. Inoltre il consiglio comunale mercoledì 20 settembre ha approvato l’atto di indirizzo urbanistico del territorio che porterà Cesenatico ad essere il primo Comune «sperimentatore» della legge regionale dell’urbanistica, che sarà approvata dalla Regione entro il mese di novembre. I due atti sono stati votati con parere favorevole da Pd e Pri con 10 voti e parere negativo da Movimento 5 Stelle, lista Buda e Forza Italia con 6 voti.

Ha aperto il dibattito l’intervento tecnico del dirigente all’Urbanistica Simona Savini che ha ripercorso l’iter del Rue. Ha ribadito che le osservazioni incassate sono state in totale 793 (una ogni 33 abitanti, ndr). In sintesi ha ribadito che gli enti superiori al comune come Provincia e Arpae hanno espresso «perplessità visto che mancava la valutazione ambientale del piano a cui si sommano i dubbi sui contenuti e il procedimento». Nel suo intervento ha aggiunto che «il Rue ha aspetti di illegittimità perché ha ignorato il Psc, procedura non permessa dalla norma».

Il sindaco Matteo Gozzoli: «Cesenatico con il percorso che abbiamo pensato diventerà il primo Comune sperimentatore della nuova legge regionale urbanistica. Per arrivare a questo ci sono tre tappe da seguire: l’annullamento del Rue, una variante normativa al piano regolatore generale entro l’autunno, infine approvata la legge regionale approveremo l’atto di indirizzo. Tra le priorità individuate in quest’ultimo documento vi sono la riqualificazione della Città delle Colonie di Ponente, da via Magellano al canale Tagliata, la possibilità di interventi di completamento a Bagnarola per una capacità non superiore al 30% delle previsioni già contenute nel Psc, l’eliminazione degli ambiti per nuovi insediamenti residenziali collocati nella zona del depuratore e nella frazione di Sala».

Roberto Buda (lista civica): «I pareri del Pd sono palesemente strumentali. Per legge è necessario un chiaro interesse pubblico per annullare una delibera inoltre l’annullamento deve essere fatto in un tempo ragionevole, al massimo 18 mesi dall’adozione del provvedimento avvenuto in questo caso il 6 agosto 2015, perciò l’annullamento doveva avvenire entro il 6 febbraio 2017. Quindi la Giunta Gozzoli annulla un atto illegittimo approvandone un altro illegittimo. Il Pd fa le pulci all’ex amministrazione quando proprio il governo di centro sinistra ci ha lasciato illegittimità del Masterplan, della Città delle Colonie, della Veronese, delle porcilaie, di Bagnarola 2, delle case sparse e di Gesturist. Passando poi all’atto di indirizzo è fumo negli occhi per i cittadini. Per la Città delle Colonie avete un percorso amministrativo giunto al termine e decidete che oggi quell’accordo è sottoposto a valutazione. Non c’è più il tempo per valutarlo è tempo di votarlo e chiuderlo. Poi torna fuori all’improvviso l’accordo ventennale delle terme che ha termini scaduti, ma non dite quando e come. Viene poi menzionata la mappa delle idee con nulla di concreto dopo un anno e mezzo di governo. Avete tante belle idee, ma non ci sono i percorsi concreti di come volete realizzarle. Infine non c’è nulla riguardo la principale economia di Cesenatico, non c’è nulla di turistico».

Cristina Baiardi (Pd): «Sui limiti temporali secondo i quali il consigliere Buda paventa illegittimità lo voglio rassicurare, infatti il Rue è stato riadottato nell’aprile 2016 quindi i termini dei 18 mesi ci sono. Lo strumento urbanistico, specie se solo adottato, non crea interessi consolidati e non ricade nel limite temporale dei 18 mesi. La sburocratizzazione, tanto sbandierata dall’ex sindaco Buda, non significa violare e ignorare le leggi e soprattutto non devono esistere valutazioni ad personam».

Igor Magnani (Pri) ricorda come gli stabilimenti balneari in barba alle leggi sovraordinate sono stati inseriti nel territorio urbanizzato e «oggi dobbiamo fare i conti con penali ingenti».

Mario Drudi (Pd): «Il Rue dell’ex Giunta Buda ha vizi di origine che non ne permettono la prosecuzione perché i vostri percorsi non erano adeguati ma fantasiosi. La ex Giunta ha governato 5 anni in modo folle e pericoloso, gli Enti sovraordinate hanno delle leggi che vanno rispettate e i percorsi devono essere adeguati, non si può fare un Rue che non sia conforme al Psc tanto che il Rue è stato bocciato dalla Regione. Nel nostro atto di indirizzo spieghiamo come vogliamo la Cesenatico del futuro come ad esempio le vasche di laminazione, crediamo che l’espansione residenziale di Sala non sia più necessaria ed invece bisogna puntare su Bagnarola».

Giuliano Fattori (M5S): «L’amministrazione Gozzoli a quasi un anno e mezzo dalle elezioni del giugno dello scorso anno, dopo mesi di totale immobilismo in ambito urbanistico, stralcia il Rue senza una immediata proposta per la città, facendo un salto nel vuoto di 20 anni e tornando al Prg del 1998. Inaccettabile la delibera di annullamento del Rue senza che questa sia stata accompagnata da una variante urbanistica».

Antonio Tavani (Forza Italia): «Ogni volta che subentra una nuova amministrazione dice che tutto quello che è stato fatto prima è sbagliato e illegittimo. Fare politica in questo modo non porta da nessuna parte. Sarà mai possibile che all’interno del Rue ci siano solamente risvolti negativi o che sia tutto completamente illegittimo?  La decisione di annullare tutto il lavoro svolto negli ultimi 5 anni ci sembra una cosa alquanto faziosa».

Il sindaco Matteo Gozzoli: «Dopo che il consigliere Buda ha fatto il processo alla mia amministrazione ora spiego esattamente cosa la ex Giunta ha fatto in 5 anni. Vi siete trovati il Psc approvato e nel primo biennio avete approvato la variante al 6% dando risposte a solo 7-8 cittadini, grazie alla quale oggi ci troviamo contenziosi che costano al Comune 200mila euro di spese legali. Poi nel 2013-2014 vi siete persi e avete fatto varianti che hanno incassato parere contrario dall’avvocatura dello Stato. Vi siete svegliati nel 2015 quando avete lavorato al Rue riproponendo il Prg del 1998 e avete raccolto le osservazioni. Un documento discusso da una commissione tecnico politica, della quale non esistono verbali, per dare risposte alle oltre 600 osservazioni. Noi abbiamo deciso di annullare il Rue quando siamo stati certi che era illegittimo».

 

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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