L’esordio della tassa di soggiorno a Cesenatico è agli sgoccioli e la Giunta Gozzoli rende note le tariffe e i periodi di introduzione (clicca qui per leggere l’articolo). In estrema sintesi le tariffe variano dai 0,30 euro per le piazzole dei campeggi, ai 3,00 euro previsti per gli hotel a 5 stelle, mentre la tariffa è di 2 euro per i 4 stelle. La tariffa prevista per gli hotel a tre stelle è di 1,50 euro al giorno, 0,70 centesimi invece per gli appartamenti e gli hotel a 1 stella, 0,50 per gli ostelli, 1,00 euro per gli hotel a 2 stelle e i bed and breakfast. L’imposta verrà introdotta per l’anno in corso dal 15 novembre al 15 dicembre. Dal 15 dicembre l’imposta tornerà ad essere a zero. Per il 2018 l’introduzione di imposta partirà dal 1° maggio fino al 30 settembre.
La parola passa alle categorie economiche che in generale – a parte qualche eccezione – si dicono «non soddisfarete».
Giancarlo Barocci (Adac). «Con l’amministrazione ci siamo incontrati un paio di volte nelle quali abbiamo presentato le nostre proposte, come ad esempio la modulazione dell’imposta in bassa e alta stagione. Nessuna delle nostre proposte è stata accettata. Quindi non ci ascoltano: dobbiamo stare zitti e accettare le regole. Hanno deciso di adeguarsi alle tariffe delle città vicine come ad esempio Cervia, il problema è che ci hanno tenuto nascosto che a Cervia hanno adeguato le tariffe all’alta e alla bassa stagione, mentre a Cesenatico questa differenza non è stata tenuta in considerazione come noi avevamo invece chiesto. Si tratta di un’ulteriore chiusura da parte di questa amministrazione, con questo sistema non ci sarà nessuna collaborazione da parte nostra».
Barbara Pesaresi (Confesercenti). «Premesso che siamo contrari alla tassa di soggiorno ma siamo altrettanto convinti che il nostro turismo vada rilanciato e rivisto. A nostro parere il discorso su questa imposta andava avviato da un’altro punto di vista ovvero da dove verranno investiti i proventi, sui quali ancora non ci sono state date risposte chiare. Abbiamo fatto le nostre proposte anche su questo tema, ma non ci hanno ascoltato, avevamo infatti presentato una lista di progetti come ad esempio terminare i Giardini al Mare. Sulle tariffe stesso discorso a nostro parare 1.50 sui 3 stelle è una cifra troppo alta, noi avevamo proposto 1 euro anche su un periodo più ampio. Non siamo soddisfatti di come sono state gestite le cose».
Marco Lucchi (Cna). «Come associazione avevamo chiesto un tariffario che non reprimesse i periodi di permanenza lunghi e di bassa stagione (aprile e ottobre) e su questo possiamo essere soddisfatti. Inoltre avevamo chiesto un profilo omogeneo rispetto ai Comuni della costa, in questo caso a Cesenatico non è stata introdotta nessuna differenza tra alta e bassa stagione come ad esempio a Cervia. Infine la richiesta di utilizzo dei proventi in una strategia a lungo termine, in questo caso l’amministrazione nei prossimi incontri ci segnalerà i possibili investimenti. Da parte nostra abbiamo proposto investimenti al parco di Levante, incentivi sulle strutture desuete, strategie di promozione e agevolazione sui trasporti dagli aeroporti».
Il sindaco Matteo Gozzoli interviene in risposta al presidente Adac: «Non facciamo sconti in alta e bassa stagione, ma abbiamo eliminato dall’imposta il mese di aprile come richiesto dalle associazioni di categoria per non gravare con diversificazioni eccessive le tariffe durante l’anno».
