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Suolo pubblico, la proposta dei 5 Stelle

By 12 Dicembre 2017 No Comments

«Andiamo incontro alle imprese di Cesenatico»: questo l’appello del Movimento 5 Stelle di Cesenatico che propone lo slittamento al 15 giugno per il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. La proposta è giù stata avanzata in consiglio comunale nell’ottobre 2015 e trovò favorevole l’allora capigruppo del Partito Democratico Matteo Gozzoli. «Ora il nostro auspicio è che un posticipo del pagamento della prima rata dell’imposta possa oggi essere approvata».

«I costi per l’apertura e l’ammodernamento dei locali, con conseguenti investimenti, delle attività turistiche avviene prima dell’avvio della stagione estiva e i titolari usufruiscono spesso di accesso a forme di credito bancarie, come fidi su conto corrente. La crisi economica ha ridotto notevolmente i profitti delle imprese, incluse quelle turistiche, e reso più difficile e costoso l’accesso al credito – spiegano i consiglieri 5 Stelle, Giuliano Fattori e Danilo Ceccaroni – La maggior parte delle attività pagano i canoni di occupazione del suolo pubblico a fine aprile e iniziano ad incassare da inizio giugno. Il posticipo di 45 giorni sul pagamento della prima rata della tassa comunale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche può aiutare le attività del territorio e favorire gli investimenti a fronte di un costo nullo per le casse del comune di Cesenatico».

Con una mozione che verrà presentata durante il prossimo consiglio comunale, il Movimento 5 Stelle chiederà di modificare il regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche e per l’applicazione del relativo canone sostituendo la data del 30 aprile con quella del 15 giugno.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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