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E ora si aprono due partite fondamentali per l’amministrazione Gozzoli. Da una parte la questione inerente le fidejussioni, fatte scadere dall’ex Giunta di centro destra, e dall’altra la riscossione dei tributi Ici e Imu che in questi anni non sono stati versati dalla società.

IL FALLIMENTO. Il sindaco Matteo Gozzoli ha scritto una lettera ai gruppi consiliari con la quale li informa che «sul portale dei fallimenti del tribunale di Forlì è stato formalizzato il fallimento di Fincarducci Srl, società che in data 28 agosto 2010 aveva sottoscritto l’accordo di programma con il Comune di Cesenatico e la Provincia di Forlì-Cesena per il recupero delle colonie di Levante e dell’area ex Nuit». Il fallimento della società – formalizzato agli inizi del mese di dicembre – è avvenuto perché uno dei soci che aveva dei crediti verso la Fincarducci ha presentato istanza di fallimento. Crediti che a quanto pare non sarebbero di cifre ingenti, ma di fatto la società è talmente esposta nei confronti delle banche che non riesce ad assorbire l’istanza e il 30 novembre è stato quindi depositato il decreto di fallimento. Ora il prossimo 28 marzo è stata fissata la prima udienza fallimentare, dove il Comune di Cesenatico si costituirà per chiedere i tributi non versati dalla società in questi anni non sono stati versati.

LA STORIA. Ricordiamo che in data 28 luglio 2016 la società Fincarducci ha informato l’amministrazione comunale di aver proceduto al deposito in la cancelleria del Tribunale di Forlì della domanda di concordato preventivo, a tal fine ha chiesto all’amministrazione di condividere un percorso volto alla possibile definizione di un nuovo accordo di programma con oggetto le proprietà immobiliari della Fincarducci. «Dopo alcuni incontri e la costituzione di un tavolo tecnico per le revisione dell’accordo con nota del 21 ottobre 2016, il Comune ha confermato alla Fincarducci che il termine di cinque anni previsto dalla convenzione era da ritenersi prorogato di tre anni ai sensi della L. 98/2013; al contempo, rilevando che l’assenza delle necessarie garanzie finanziarie costituiva evidente inadempimento all’accordo, ha chiesto alla società la ricostituzione delle fidejussioni previste – scrive il primo cittadino – Nel novembre 2016 la società Fincarducci ha presentato all’amministrazione la possibilità che una nuova società potesse essere interessata ad acquistare la società Fincarducci subentrando così nell’accordo».

L’amministrazione comunale si è detta disponibile a valutare il subentro di un altro soggetto attuatore, precisando tuttavia che il subentro avrebbe dovuto trovare il consenso degli altri sottoscrittori e ferma restando l’invariabilità dei contenuti tanto dell’accordo quanto della convenzione attuativa; specificando infine che, verificandosi tale ipotesi, precondizione per il subentro sarebbe stata l’immediata ricostituzione delle previste garanzie fideiussorie. Poi nell’estate 2017 a seguito di incontri e contatti la società ha informato il Comune dell’impossibilità a reperire una nuova società in grado di subentrare.

LA EX COLONIA PREALPI. «Nel frattempo, stante la totale inadempienza della Fincarducci anche in relazione alla trasformazione dell’ex colonia Prealpi, in cui ai sensi dell’accordo di programma la società avrebbe dovuto realizzare 32 alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS) usufruendo di un cofinanziamento della Regione Emilia Romagna, si è provveduto a definire con l’amministrazione regionale modalità e tempi per la ridefinizione del progetto e dei connessi impegni economici al fine di non dover essere costretti a rinunciare al contributo (erogato già per 800.000 euro). Si è quindi ravvisata l’opportunità, modificando l’originaria programmazione degli interventi, individuando in ACER il soggetto attuatore», continua il sindaco. Nel mese di settembre a seguito di una conferenza di programma tenutasi in Regione si è provveduto a prendere atto dell’inadempienza della società e si è predisposto l’invio di una formale diffida.

«Siamo in attesa di un nuovo incontro in Regione per dichiarare decaduta la società Fincarducci dall’accordo relativo al recupero dell’area ex Prealpi, area confiscata alla Banda della Magliana e per ridefinire un nuovo accordo di programma», spiega il primo cittadino.

LE FIDEJUSSIONI. Per quanto riguarda le aree private «siamo in attesa di un confronto con il curatore fallimentare nominato da tribunale di Forlì; il Comune di Cesenatico sarà coinvolto come creditore appena sarà avviata la procedura, nel frattempo l’amministrazione relazionerà alla Corte dei Conti per aggiornare sugli ultimi sviluppi». Al momento infatti è ancora in essere l’accordo di programma e tutte le proprietà della Fincarducci fanno parte di un’unico pacchetto che non è possibile suddividere in lotti diversi, a meno che l’amministrazione non deciderà di rivedere o fare decadere l’accordo di programma. Ricordiamo infine che la ex amministrazione Buda si è fatta scadere tra le mani 7 milioni e mezzo di fidejussioni a garanzia di oneri di urbanizzazione sugli interventi che fatto la società non ha mai realizzato.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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