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Nello scorso mese di giugno la Giunta Regionale dell’Emilia – Romagna ha approvato la delibera con le modalità attuative del divieto di apertura di sale giochi nell’ambito di 500 metri da luoghi definiti sensibili.

A seguito di questo provvedimento il comune ha avviato uno studio per localizzare i luoghi definiti sensibili presenti sul territorio comunale, secondo quanto disposto dalle linee guida regionali che indicano come luoghi sensibili i seguenti: gli impianti sportivi, i luoghi di culto, gli istituti scolastici, le strutture sanitarie e che accolgono le categorie protette.

Venerdì l’argomento sarà discusso e votato dal Consiglio comunale per adempiere agli obblighi della legge regionale che imponeva 6 mesi di tempo ai Comuni per realizzare la mappatura dei luoghi sensibili. Secondo la normativa, non sarà possibile avviare attività riconducibili al gioco d’azzardo a meno di 500 mt da questi luoghi.

Nel territorio comunale sono 87 i luoghi localizzati:
11 luoghi di aggregazione giovanile
4 strutture ricettive per categorie protette
29 impianti sportivi
15 luoghi di culto
4 strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario o sociosanitario
24 istituti scolastici.

Il divieto non riguarda solo le attività future, ma anche gli esercizi già esistenti che dispongono nei propri locali di spazi dedicati al gioco d’azzardo e che dovranno procedere alla loro chiusura entro i termini stabiliti per legge. Il periodo varia anche in base alla concessione che hannocon chi li rifornisce delle attrezzature e delle licenze per il gioco. Alla scadenza delle quali però dovranno trasferirsi altrove.

Gli uffici tecnici hanno nel contempo proceduto a redigere un regolamento che disciplini le aperture di tali attività, la gestione di questi macchinari all’interno delle attività stesse, la loro dismissione e l’eventuale trasloco dell’esercizio. Gli esercizi che, ad oggi, sono riconducibili all’attività di gioco d’azzardo lecito sono 39.
Il regolamento comunale entrerà in vigore nel primo giorno del mese successivo a quello dell’intervenuta esecutività della delibera di approvazione. Chiunque non si atterrà alle disposizioni dell’attuale regolamento incorrerà in sanzioni, a seguito di accertamento eseguito dalla polizia locale.

Nella mappatura l’amministrazione comunale non ha inserito il “pistino” collocato nei pressi dell’hotel Surf lungo la S.S. 16. L’area da diverso tempo è utilizzata da società sportive legate al ciclismo e ai pattini a rotelle.
Si tratta di un’area non di proprietà comunale, in gran parte di proprietà Anas e dal 2012 affidata in concessione ad un imprenditore privato con il quale il Comune è entrato in contenzioso alcuni mesi fa per il fatto che un tratto di pista ciclabile insiste sulla sua concessione.

L’area non ha i requisiti per essere definita impianto sportivo, pertanto non si è proceduto al suo inserimento. L’amministrazione da tempo è al lavoro per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo, candidando un progetto nel prossimo bando regionale sullo sport. Il Bingo quindi al momento rispetta quanto previsto dalla regione e non rischia un trasloco.

Commenta il Sindaco Gozzoli: “Con questo provvedimento adempiamo alla delibera regionale entro i termini previsti dalla stessa. In questi mesi gli uffici comunali urbanistica, commercio patrimonio e sport hanno lavorato insieme per mettere a punto la mappatura, confrontandosi con la Regione in sinergia con i Comuni confinanti.”

Conclude Mauro Gasperini, vicesindaco con delega al Commercio: “l’Amministrazione comunale mette in pratica una legge regionale ben precisa e puntuale, non ha alcun interesse a penalizzare esercizi e attività del territorio. Abbiamo provveduto a disciplinare una situazione di pericolosità sociale che da tempo necessitava di essere regolamentata.”

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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