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Ammontano a 56,65 milioni di euro le giocate complessive in città nel 2016 con un incremento dello 0,3% rispetto al 2015. Cesenatico si conferma un tavolo appetitoso per chi – come rilevato dal Gruppo L’Espresso – «guadagna poco, ma gioca tanto», il Comune infatti registra un reddito pro-capite di 15.955 euro (circa 25mila abitanti).

Così con 2.197 euro di giocate pro-capite la città leonardesca si classifica nel 2016 nel lungo elenco di città poco virtuose. L’indagine pubblicata on-line (CLICCA QUI per leggere l’indagine) svela il numero di apparecchi presenti in città: sono 311 (211 new slot e 100 vlt) con un incremento nel 2016 di queste ultime di 7,5% e una flessione del 12,8% di new slot. E proprio le vlt sono le preferite, infatti dei 56,65 milioni di giocate complessive ben 44,3 milioni derivano dalle videolottery.

L’indagine «L’Italia delle slot» ha raccolto e elaborato i dati relativi al gioco legale favorendo il confronto tra Comuni. Qual è la posizione di Cesenatico rispetto ai Comuni vicini? Emblematico il paragone con Cesena che con 96.589 abitanti e un reddito pro-capite di 20.058 euro registra 87,67 milioni di giocate complessive e pro-capite per 907 euro, ben 1.290 euro in meno rispetto Cesenatico nonostante abbia poco meno di quattro volte il numero di abitanti.

Ma se il confronto lo si vuole fare con la vicina e turistica Cervia – che come Cesenatico in estate si popola di turisti – il paragone è servito. La città del sale (28.794 abitanti) e un reddito pro-capite di 16.791 euro segna 1.841 euro alla voce delle giocate pro-capite per un totale annuo di 53,03 milioni di euro. Tradotto 3,62 milioni in meno rispetto Cesenatico.

Il Gruppo L’Espresso pubblica poi anche le classifiche su base nazionale e tra i 20 Comuni con giocate pro-capite più elevate su 1000 abitanti al 18esimo posto spunta l’unico Comune della Romagna: Sant’Agata sul Santerno (Ravenna) che con 2.880 abitanti vede giocate pro-capite per 7.910,2 euro.

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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