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Una sera mi chiama la Miki e mi dice: “Sai mi ha chiamato il Forlì (la Fiorini Forlì seria A Softball. N.d.R.) mi dicono che a Padova il 14 gennaio ci sono i Try-Out Under 13 di softball.”

E io: “Ah si…”

Miki: “Sai mi dicono che Giulia potrebbe andare… è una bella esperienza”.

Io: “Ok Bene … dai parliamone con i genitori”.

Incontro Giulia e sua sorella maggiore per la prima volta al campo da baseball a cesena nel 2016, è da pochissimo che aiuto le giovanili e le mando subito con il manager a fare allenamento. Intanto parlo un po’ con la mamma, che l’ha accompagnata, del nostro sport complicato ma molto divertente. La mamma è molto attenta e mi dice che a Giulia già piace. Campionato esordienti 2016: seguo i ragazzi nelle partite in casa e nelle trasferte, vinciamo, perdiamo … non importa basta divertirsi. Divertirsi tanto che a settembre al torneo di Slow Pitch i nostri giovani si i fanno vedere tra gli spalti per vedere qualche partita. Giulia fa ancora di più, rimane fino a sera per festeggiare il torneo che a cesena vanta 26 edizioni in altrettanti anni senza mai interruzioni.

Giulia si i diverte così tanto che nelle due partite di campionato che giochiamo contro il Forlì, Milly, allenatrice degli avversari, la nota e con Miki si scambiano due chiacchere. Da cosa nasce cosa e al Forlì sarebbero interessati a farla provare a giocare a softball. Per il 2016 e il 2017 Giulia non riesce ad aggregarsi al Forlì, ma i contatti rimangono, tant’è che arriva l’informazione dei Try-Out.

”Oh poi Giulia va a Try-Out”, mi dice Miki.

Sabato 14 gennaio andiamo a giocare a San Marino al Torneo Indoor Giovani Marmotte (baseball U12). Giulia sale in pedana di lancio per tre inning in due partite nella stessa giornata. Gioca si diverte, due chiacchere solo per dirle di stare tranquilla in un brevissimo momento quando sembra aver perso l’area dello strike. A fine giornata un augurio da tutti i compagni perché sanno che l’indomani per Giulia sarà una giornata emozionante.

Domenica gli elefantini, l’Under 12 Za.bo Elephas, partono alla volta di Rimini per un’altra giornata di torneo e sappiamo tutti che Gulia sta andando con i genitori a Padova. Siamo in campo a Rimini e alle 13.45 mi arriva un foto con la didascalia: “Ciao! Siamo a Padova”. La foto non ha bisogno di altro.

Giulia:

A Padova ho vissuto un’esperienza molto eccitante ed estremamente divertente. All’inizio ero spaventata e preoccupata al pensiero di fare brutta figura, perché molte delle ragazze che dovevano giocare con me erano dei colossi perché erano più grandi di età. Quando ho iniziato a giocare mi sono subito rilassata e mi sono sentita in grado di fare tutti gli esercizi che ci proponevano. Il momento più divertente è stato quando dovevamo usare il guantone. Le palle al volo erano estremamente facili da prendere. Le palle a terra ancora di più. Devo dirlo, è stata proprio un’esperienza favolosa e spero di poterla rivivere!”

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