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I ristoratori di Cesenatico – in particolare quelli che si affacciano sul porto canale – sono pronti a manifestare. «Ci troviamo in gravissima difficoltà, dopo un inverno fra i peggiori degli ultimi anni. Chiediamo al Comune la possibilità di essere agevolati nello svolgimento del nostro lavoro, senza avere problemi e ostacoli burocratici incomprensibili».

Ma qual è l’oggetto del contendere? Da due anni si susseguono riunioni tra l’amministrazione comunale e gli operatori del settore che chiedono un rinnovo del regolamento urbanistico del porto canale per l’occupazione del suolo pubblico. «L’obiettivo è avere uniformità e regole chiare che consentano la conservazione e la valorizzazione dell’estetica del porto canale».

«Per ora solo prese in giro – sostengono i rappresentanti del Comitato del Porto Canale composto da 23 attività: Enoteca DOC, Casa 12, Mapicò, Pippo, La Stiva, Bar dei Marinai, Cucinadimare, Titon, Pub Maraffa, Da Giuliano, Aqua & Sale, Bellavita, Bragozzo, Cantina del Porto, Mediterraneo, Cafè Lido, Lampara, Locanda Da Vinci, La Gorda, Osteria degli Inseguiti, Osteria dei Golosi, Bar del Corso, Nero di Seppia – promesse mai mantenute, rinvii a tempo indeterminato, senza risposte, solamente un inasprimento delle sanzioni, in riferimento a ogni minima violazione dei regolamenti. Questo evidenzia quanto poco interessino all’amministrazione gli sforzi che i ristoratori sostengono tutto l’anno, proprio quando, durante il periodo di maggior affluenza, abbiamo più bisogno di essere sostenuti».

Il regolamento – ormai in vigore da decenni – è stato cambiato dall’amministrazione comunale in pochi punti, uno di questi riguarda l’inasprimento della sanzioni sulle coperture dei gazebo installati dal 1° marzo dalle attività di ristorazione. La nuova norma infatti, oltre ad aumentare la sanzione stessa, dopo una recidiva di tre multe prevede la revoca dell’occupazione del suolo pubblico.

«Siamo disposti a pagare cara l’occupazione, in cambio chiediamo solo di poter utilizzare coperture a riparo da vento e pioggia per i clienti che assaporano ottimo cibo, ospitati nei gazebo all’aperto, che affacciano sul canale leonardesco – continuano gli operatori – Il no del sindaco è perentorio e la sanzione, a chi vuole solo offrire riparo, è gravissima… si procede alla revoca dell’occupazione. Il Comune autorizza, a proprio piacimento durate le feste che organizza, la possibilità di avere stand temporanei chiusi su 3 lati sul porto canale: perché ai ristoratoti non viene concesso?».

E i ristoratori se da una parte vogliono che i clienti possano godere della vista del porto canale da primavera all’autunno dall’altra hanno presentato al Comune progetti di gazebo a basso impatto ambientale per uniformare le chiusure sul porto canale e renderle gradevoli. «Tutto inutile – continuano gli operatori – Chiediamo di realizzare nei gazebo chiusure ai lati precarie e strutture di occupazione del suolo pubblico esteticamente gradevoli. Ora non ci accontenteremo dei soliti rinvii, vogliamo una deroga immediata per le prossime festività pasquali e in caso di rifiuto dell’amministrazione si attiveranno con proteste di massa»

Da qui la polemica. «In caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli, non possiamo proteggere in maniera efficace i clienti che consumano pasti nelle pedane esterne, con la conseguenza che il porto canale si trasforma in una landa desolata. Per questo chiediamo al sindaco di attivarsi, con l’adozione di deroghe, di un provvedimento veloce e risolutivo, dopo chiacchiere inutili e sanzioni afflittive. Cesenatico è città di riviera che vive di turismo, la politica deve essere lungimirante e deve mirare all’incremento delle attività enogastronomiche che investono sul territorio e lo arricchiscono, volendo costituire un polo di attrazione per turisti dodici mesi all’anno!».

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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