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Rapporto dettagliato dallo sporco fronte del rifiuto. Situazione migliore del previsto. La perlustrazione di alcune zone dedite all’abbandono degli amabili resti si è reso necessario dopo la pulizia della scorsa settimana del cavalcavia della Statale a Villamarina in via Pisciatello. Uno dei punti caldi della vergogna. O meglio di chi non conosce vergogna.

Questa volta qualche bravo ragazzo ha fatto prima. Per liberarsi delle ramaglie dopo una potatura miracolosa di fine stagione ha buttato tutto in mezzo agli altri cassonetti. Tanto che male fa? E poi sarà tutto bio come va di moda oggi.

Il cubo bianco a prima vista risulta essere la parte interna di un elettrodomestico rivestito in polistirolo. Che proprio bio non è.

Nuovo punto della vergogna è sulla statale in un piccolo spiazzo coperto da cespugli vicino al canale con i capanni. Qui ci sono numerosi sacchi della spazzatura, materassi e scatoloni.

La svendita dei divani è servita, prezzi imbattibili per chi si accontenta. basta recarsi nello spiazzo davanti alla piscina comunale, non il parcheggio ma quel tratto non asfaltato che costeggia la ferrovia per il prelievo. Offre un cittadino opulento.

Qui ci sono anche interni di elettrodomestici imbottiti di polistirolo. Forse sono riconducibili a un frigo visto, vicino ad un cassonetto, in via Canale Bonificazione.

La via dell’ex depuratore vicino al lago Valloni, tempio di discarica abusiva, ora è pulita. La terapia d’urto è stata imposta da una sbarra che impedisce di entrare a chi non ha diritto all’accesso. Ma poco distante dallo sbarramento c’è un bidone arricchito.

Valverde, nelle vie visitante, situazione molto buona. Avvistato solo un componente d’arredo che forse ha fatto troppe stagioni. Quindi perché non liberarsene lasciandolo sul marciapiede? Ci penserà Hera! Invece no, non funziona così.

Intersezione tra via Bramante dove c’è il cavalcavia per la statale con boschetto e praticello tagliato di fresco. Ma cosa fa capolino dietro un albero? Un sacchetto della spazzatura perfettamente richiuso con precisione svizzera che quasi dispiace classificarlo tra i rifiuti. Forse qualche designer finto ambientalista voleva farlo passare per un arredamento d’avanguardia open air.

La zona delle colonie, in base al tratto battuto, non è nella situazione discarica a cielo aperto. Solo un paio di cose saltano all’occhio. All’esterno della colonia Santarcangiolese ci sono alcuni materassi che si accoppiano subito fuori dal cancello mentre un terzo se ne sta sull’uscio e li spia.

Nella struttura accanto, dentro il proprio perimetro ci sono pellet, materassi e altro materiale che proprio un bel vedere non sono.

Si ribadisce per la 45.678.909.876.543 volta che la presenza di cassonetti per la plastica, carta, indifferenziata (ad es.) non autorizzano a lasciare lì ramaglie, mobili e elettrodomestici. C’è un servizio gratuito offerto da Hera con cui si prenota la chiamata. Quando invece il comune deve chiamare Hera per pulire i vostri amabili resti paga la collettività.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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