Il Partito Repubblicano Italiano organizza a Cesenatico la conferenza programmatica nazionale 2018. “La necessità di un nuovo e moderno riassetto istituzionale per l’Italia che stravolga le attuali architetture istituzionali e burocratiche saranno al centro del dibattito politico che come Repubblicani affronteremo in questa conferenza”, spiega Igor Magnani Igor, capogruppo PRI a Cesenatico.
L’appuntamento è sabato 20 ottobre (ore 15) nella sala convegni al Museo della Marineria.
Dal riassetto istituzionale delle Regioni all’abolizione delle Provincie, fino alla fusione dei piccoli Comuni e dalla necessità di istituire l’area metropolitana di Romagna, saranno questi i passaggi chiave dell’incontro “se vogliamo dirigere questo paese verso un percorso che si sbarazza degli sprechi e adotta un modello istituzionale capace di fornire politiche che sappiano rispondere ai bisogni dei territori – continua Magnani – E’ dai chiari programmi che i Repubblicani vogliono rilanciare la propria azione politica per distinguerci e prendere le distanze da una politica contemporanea che adotta slogan per attrarre consenso ma che si dimostra poi incapace di dare le giuste svolte al paese. Ci vogliamo differenziare dalle politiche delle retromarce e dei fraintendimenti, dalle politiche assistenzialiste che non danno un futuro al paese. Vogliamo una politica che torni a confrontarsi sui temi, che non vengano utilizzati solo a scopo elettorale. Il tema della Città Metropolitana di Romagna è stato utilizzato a fini elettorali anche nelle recenti campagne elettorali da più sindaci e da più parti, senza che poi ne sia stato dato un avvio di percorso. In previsione delle prossime elezioni del presidente della Provincia ci aspettiamo che su questo tema i candidati esprimano la propria posizione, non possiamo accettare una candidatura solo per mantenere in vita un organo istituzionale provinciale paralizzato, con una rappresentanza apparente e snaturata, solo per mantenere in essere un Ente con poche e limitate deleghe e un alto numero di dipendenti”.
