fbpx

Il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli interviene sull’intervento che si è concluso in questi giorni al murales Masotti in piazza delle Erbe e specifica “non si è trattato di un restauro ma un rifacimento pittorico”.

Da qualche giorno infatti sono state smontate le impalcature e i ponteggi che, da alcuni mesi, erano stati
montati per gli interventi programmati sul murale realizzato dal pittore Walter Masotti nel 1975. “Appena è stato smontato il cantiere è iniziato un dibattito che ha coinvolto il paese; sia nei luoghi pubblici che sui social ci si è divisi tra contenti e scontenti, tra coloro che hanno apprezzato il lavoro svolto e tra chi, invece, l’ha considerato non adeguato rispetto alla pittura che era visibile fino allo scorso mese di maggio”. Da qui il primo cittadino ritiene utile “fornire alcune importanti informazioni sul tipo di intervento e su quali valutazioni sono state svolte. Il murale, intitolato ‘Veduta del porto canale’, è rivolto a est, verso il mare e, l’esposizione alle piogge e alle intemperie, aveva fortemente intaccato il murale che, negli ultimi anni, versava in uno stato di forte degrado, non solo la pellicola pittorica presentava distacchi, ma anche l’intonaco era in molte parti divelto. Già nel 1995 si era reso necessario un intervento di restauro eseguito da Ginesio Albonetti. Confrontando le foto del 1975 e lo stato dell’opera esistente fino a maggio scorso si poteva notare che l’intervento eseguito negli anni 90’ ha aggiunto una porzione di pittura sulla sinistra, mentre sono visibili pesanti cambiamenti cromatici, oltre ad una ridipintura che ha, di molto, modificato l’originale – spiega il sindaco – Nel momento in cui ci siamo posti la domanda su come intervenire abbiamo coinvolto un gruppo di esperti e residenti del quartiere che ci hanno fornito foto d’epoca e pareri. Inoltre abbiamo coinvolto l’esperto di restauri Andrea Giunchi che ci ha fornito una dettagliata analisi del murale”.

E le strade possibili da percorrere erano due: un intervento di restauro dell’esistente che presentava alcuni punti interrogativi legati all’intonaco, molto deteriorato e di difficile sistemazione e un altro legato al fatto che, dai rilievi svolti, il 70% del murale risultava oggetto del rifacimento effettuato da Albonetti nel 1995 e quindi molto differente dal Masotti originario. “Questo intervento sarebbe stato molto costoso e avrebbe richiesto manutenzione continua, ogni due anni, poiché l’intonaco della parete era compromesso”, specifica il primo cittadino.

La seconda strada (quella ha scelto l’amministrazione comunale) era il rifacimento completo del murale, demolendo e rifacendo ex novo l’intonaco e poi affidando la pittura a due decoratori (La Bottega di Betti) che dallo studio delle foto originali del 1975 riportassero alla luce una riproduzione dell’originale dipinto
murale di Walter Masotti. “Abbiamo scelto questa seconda strada, sicuramente più coraggiosa ma, a mio avviso, l’unica in grado di ridare ai cittadini la vista del Masotti del ’75, con la garanzia che il rifacimento dell’intonaco e l’utilizzo di speciali tinte adatte all’esterno garantissero la durevolezza dell’opera. Sicuramente l’effetto visivo del nuovo murale è molto diverso rispetto a quello che si era abituati a
vedere, almeno dal 1995 ad oggi, ma abbiamo operato con un unico obiettivo, fare in modo che il
Masotti non andasse perduto per sempre. La storia del murale con i vari passaggi sarà narrata in una targa che apporremo nella piazzetta delle Erbe nei prossimi giorni, in vista dell’inaugurazione ufficiale, in programma nel pomeriggio di sabato 24 novembre, una targa nella piazzetta su cui spiegheremo la breve, ma importante, storia del murale – conclude il sindaco – Lungi da me voler convincere i detrattori, ma ritengo fosse doveroso quantomeno spiegare le ragioni di un intervento che, al di là di tutte le opinioni, rappresenta, a mio avviso, un importante elemento di valorizzazione e recupero del nostro centro storico”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply