Il Movimento 5 Stelle di Cesenatico risponde al nostro articolo in riferimento alle esternazioni del vice-premier Di Maio sul comportamento dei giornalisti sul caso del sindaco di Roma, Virginia Raggi (clicca qui per leggere l’articolo).
Riceviamo e pubblichiamo.
Cari amici di Living Cesenatico, teniamo innanzitutto a sottolineare che in questa fase e per i mesi a venire il nostro gruppo è impegnato nel produrre un programma serio e strutturato per i nostri cittadini, cercando di tenere quanto più lontano possibile le polemiche nazionali che poco hanno a che vedere con le elezioni a cui andremo incontro a livello locale (amministrative dei Comuni vicini) regionale o europeo.
Poco ha a che vedere anche il vostro lavoro e il vostro impegno quotidiano nel fornire ai nostri cittadini un’informazione corretta, con quello di alcune testate nazionali che da anni insultano pesantemente, anche in maniera sessista, la sindaca Raggi, oltre che pubblicare sul suo conto qualsiasi tipo di menzogna.
Conoscendo il vostro impegno siamo sicuri che la vostra testata mai si sarebbe abbassata a titolare oscenità come “patata bollente”, “mutande verdi di Virginia”, “l’oca del campidoglio” e altre amenità simili, o a raccontare come realtà intrecci amorosi o affaristici di pura fantasia.
Eppure davanti a questi articoli orripilanti nessuno del nostro gruppo locale si è mai sognato di chiedervi una presa di distanze dai vostri colleghi che confondevano la libertà di stampa con l’offesa gratuita, la libertà di pensiero con il dileggio e la menzogna.
Esiste una libertà di stampa, ma esiste anche una libertà di critica. E quando un giornalista può permettersi deliberatamente di dare della puttana a una sindaca che con tutti i difetti e gli errori che può aver commesso non ha fatto nulla di illegale (tanto meno la prostituta) la libertà di critica permette almeno a chi è offeso di rispondere a tono.
Confidiamo quindi che come sempre la libertà di informazione che vi contraddistingue prevarichi questioni che poco hanno a che fare coi problemi quotidiani dei nostri concittadini, problemi per i quali il Movimento 5 Stelle Cesenatico sta lavorando a soluzioni e idee in grado di migliorare la vita di tutti noi e che, siamo convinti, troveranno il giusto spazio nella vostra testata come negli altri organi di informazione corretti e imparziali del territorio.
Ringraziamo il M5S di Cesenatico che, pur tra qualche equilibrismo lessicale, si è tutto sommato smarcato dal qualunquismo generalista dei suoi vertici nazionali, sposando l’idea secondo cui, al pari dei politici, anche i giornalisti non sono tutti uguali.
Detto questo, sono necessarie un paio di precisazioni: un giornalista, a differenza di ciò che sostengono i pentastellati, non può mai permettersi “deliberatamente di dare della puttana a una sindaca”. Nel senso che, se questo avviene, la sindaca ha facoltà di querela e il giornalista viene puntualmente condannato per diffamazione a mezzo stampa (al giudice resterà solo da stabilire l’entità del risarcimento).
Altra cosa, chi fa informazione insultando non esercita la sua professione in maniera corretta perché il giornalista deve attenersi a un rigoroso codice etico e deontologico che impone, tra le altre cose, la continenza dell’esposizione (cosa che, ad esempio, non avviene nel far west dei social network).
Gli esempi citati dal M5S sono “pessimi esempi” di giornalismo, da cui non abbiamo alcuna difficoltà a prendere le distanze. L’errore, però, sta nella generalizzazione. Perché i deliri, i protagonismi o le amenità di qualche collega non possono, in alcun modo, svilire l’immagine di un’intera categoria. E come se Living Cesenatico, per colpa di qualche grillino finito in carcere, cominciasse a dare dei ladri a tutti i pentastellati…