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“Qualche giorno fa a Cesenatico un ragazzo è stato ucciso dall’indifferenza. E’ morto in una stanza fredda delle colonie abbandonate a pochi passi dal mare. Nonostante avesse documenti e lavoro, il colore della sua pelle gli ha impedito di ottenere una casa in affitto”. Così inizia la presentazione di Romagna Migrante che ha indetto un corteo per le vie di Cesena per questo sabato. L’appuntamento è alle 17 in Piazza della Libertà.

Un ponte che unisce la riviera all’entroterra visto che Romagna Migrante richiama all’attenzione anche gli ultimi fatti di Cesena dove… “da circa 15 giorni un gruppo di migranti ha deciso di non nascondersi più e rendersi visibili. Alcuni di loro, come Imo (il ragazzo morto nella colonia, ndr), hanno un lavoro e un documento ma nessuno gli affitta casa; altri attendono di essere reintegrati in un centro di accoglienza in base a una direttiva della Prefettura dello scorso luglio, non ancora applicata per tutti”.

“In pochi giorni – si legge nella nota di Romagna Migrante – hanno coinvolto diverse persone solidali e insieme stanno dormendo davanti al Comune di Cesena, in Piazza del Popolo, per vedere riconosciuti i loro diritti. Con volantinaggi, striscioni e la loro presenza fissa sotto al Comune notte e giorno, queste persone sono determinate a portare avanti ad oltranza una lotta che unisce tante donne e uomini nella stessa situazione – immigrati e italiani senza distinzioni!”.

“Come è possibile che la giunta comunale (di Cesena, ndr) non abbia predisposto soluzioni alternative, ben sapendo che per effetto del Decreto Salvini quest’inverno molte più persone saranno costrette a dormire per strada? I dormitori pubblici non sono la soluzione ottimale, dato che alcune di queste persone lavorano di notte e di giorno i dormitori sono chiusi. Servono altre soluzioni e presto!”.

“Come è possibile che gli alloggi pubblici sfitti o abbandonati continuino a restare chiusi, a fronte di un ormai innegabile bisogno e che si continui a dire che mancano i soldi per una questione tanto importante come quella della casa? Una soluzione politica c’è: aprire gli alloggi sfitti e chiusi di proprietà comunale, renderli fruibili e farlo nel più breve tempo possibile!”. Ipotesi paventata anche a Cesenatico da chi dorme alle colonie.

La nota chiude con un incitamento a scendere in piazza e unirsi al corteo: “Scendiamo in strada a portare avanti la battaglia finché non verranno date risposte condivise e comuni per tutti e finché non si troveranno soluzioni reali! Scendiamo in strada per ribadire che l’accoglienza e a dignità di un tetto sopra la testa non devono essere questioni di marketing o di interesse partitico! Scendiamo in strada per Imo e per tutte le persone come lui, morte nell’ indifferenza e nel silenzio, a rivendicare il nostro diritto di esistere!”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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