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I fatti drammatici di Corinaldo fanno tornare alla memoria – seppur con le dovute differenze – il fatto accaduto a Cesenatico nell’aprile 2018 (clicca qui per leggere la notizia) quando un 13enne con uno spray urticante al peperoncino intossicò 20 ragazzi della scuola media Dante Arfelli, mentre altri cinque erano finiti in ospedale.

La mamma di una ragazzina con problemi polmonari ricorda quell’evento e lancia un appello: “Questa ‘moda’ di spruzzare lo spray al peperoncino succede spesso in vari luoghi per mano di adolescenti, ma molto spesso purtroppo non si dice nulla. Quello che è successo lo scorso anno alla scuola media di Cesenatico è sintomatico: oltre alle due ore di ramanzina ai ragazzi da parte degli insegnanti, il nulla. Nessun dibattito con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per fare capire le gravi conseguenze che un gesto come questo può produrre. Non si tratta infatti di una marachella o di una bravata quando c’è in ballo la vita delle persone”.

E a Cesenatico quello accaduto alla scuola media Arfelli non è l’unico caso: in altre scuole e luoghi frequentati dai giovanissimi è successo: “E’ necessario porre l’attenzione sulla forma di assuefazione che i ragazzi hanno nei confronti di queste stupide mode – continua la mamma – Per questo dico che è inutile riparlarne quando succedono le tragedie, è necessario creare immediatamente dibattiti e fare capire ai ragazzi l’importante del rispetto e della responsabilità”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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