La consigliera della Lega, Giulia Zecchi, definisce il progetto di riqualificazione dell’area delle ex colonie di ponente, approdato ieri sera, giovedì in consiglio comunale e rispetto al quale il Carroccio si è astenuto.
“Non possiamo più tollerare il degrado che affligge le ex colonie di ponente ma la natura del progetto, portato avanti dalla Giunta Gozzoli, non ci convince. Si tratta – spiega la Zecchi – dell’ennesima manovra edilizia che punta sul mattone e la cementificazione piuttosto che sulla condivisione di spazi pubblici, aree verdi e spazi di aggregazione per turisti e residenti. Ci saremmo aspettati, da un Sindaco che parla di rinnovamento, un progetto più lungimirante, calibrato su scelte urbanistiche di natura sostenibile e a basso impatto ambientale e non una pianificazione incentrata sul cemento, l’edificazione e la moltiplicazione delle aree a uso residenziale. Sarebbe bastato prendere spunto da Amministrazioni a noi limitrofe, come quella di Cervia che negli ultimi anni è stata in grado di intercettare, con iniziative di successo, la domanda di turisti e residenti impegnandosi nella ristrutturazione e riconversione di edifici pubblici fatiscenti e nella realizzazione di ampi spazi ricettivi”.
Per la Zecchi, il piano licenziato in aula con i voti favorevoli della maggioranza rispecchia “esigenze di un’altra epoca che inevitabilmente stridono con quelle di oggi. Non si può negare” – conclude la leghista – “che il progetto nato con la Giunta Panzavolta scaturisca da una pianificazione obsoleta e da interventi di riqualificazione discutibili che, in alcuni casi, urtano il paesaggio e il litorale antistante le ex colonie. Ci auguriamo, perlomeno, che l’Amministrazione Gozzoli vigili seriamente sui tempi di realizzazione del progetto affinché non si tratti dell’ennesima cattedrale del deserto i cui costi, inevitabilmente, ricadrebbero sui nostri cittadini.”