Tutti d’accordo sul valore sportivo e sociale del PalaBVU (Beach Volley University) all’interno dell’area dell’impianto sportivo PalaMadonnina, in via Falcone. Il problema sollevato dalla presidente del Quartiere Monia Rustignoli e dai cittadini, che all’incontro pubblico di ieri sera (martedì 22 gennaio) si sono presentati con foto e cartelli, è di impatto estetico e acustico in una zona residenziale. E in uno dei quartieri più densamente popolati come Madonnina.
Ad aprire l’incontro il sindaco Matteo Gozzoli che ha spiegato come il progetto è partito, sottolineando che la previsione dell’idea è nata sotto la Giunta Buda nel 2016, proseguendo lo scorso settembre con una procedura di evidenza pubblica che ha concesso, per la durata di 6 anni, all’associazione Beach Volley University ASD di Cesenatico, la gestione dell’area pavimentata esterna del PalaMadonnina per attività di beach volley. Tutto in regola insomma – ci mancherebbe pure – come previsto dal Prg del ’98 e dalle leggi regionali.
Oggetto del contendere – lo ricordiamo – il PalaBeach che verrà impiegato per lo svolgimento dell’attività sportiva durante l’anno. La struttura, che all’associazione è costata 211.779,00 euro, è alta circa 12 metri ed è dotata di spogliatoi autonomi, un’area relax dalla quale poter assistere sia agli allenamenti che alle partite. Ospita inoltre 4 campi in sabbia bianca ed è una struttura che sarà attiva 365 giorni l’anno dei quali potrà essere in pressione 6 mesi, indicativamente da novembre ad aprile, per poi essere smontata, quindi si continuerà con le attività all’aria aperta.
“Perché una struttura così mastodontica è stata montata a circa 10 metri dalle nostre case?”, “Non è possibile che ci si svegli la mattina e aprendo la finestra il panorama è completamente oscurato da questa struttura bianca…”, “Non è un progetto fatto secondo coscienza perché arreca un danno alle nostre abitazioni…”, “E i rumori durante la stagione estiva? Quali potranno essere e fino a che ora?”. Questi alcuni degli interventi e delle domande che i cittadini hanno posto all’amministrazione. E c’è anche chi come il consigliere della Lega Nord, Giulia Zecchi, ha puntato il dito sulla mancata comunicazione: “Non è stata data informazione sul progetto e sul suo impatto visivo né al Comitato di Zona né ai cittadini prima di montare questa struttura mastodontica che cambia la visuale a numerose famiglie”.
Sul progetto sia il sindaco che l’assessore ai lavori pubblici Valentina Montalti hanno spiegato che rientra nelle leggi regionali e nelle possibilità che il Piano Regolatore Generale del ’98 concede, in quest’ultimo caso inoltre: “La possibilità concessa sarebbe stata anche quella di costruire una struttura in muratura, ma l’amministrazione ha optato per un progetto di una struttura amovibile per 6 mesi all’anno”, ha spiegato il primo cittadino.
Sulla questione sollevata sui rumori e sugli orari invece il sindaco, come ogni anno prima della stagione estiva, firmerà l’ordinanza dedicata alle attività ricettive e di divertimento con limitazioni e decibel da rispettare, “considerando che per il PalaBeach siamo in zona residenziale”.