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Anche la Lega interviene sul caso delle panchine rosse , un simbolo contro la violenza sulle donne. “Avrei preferito non dover rispondere alla nota della consigliera del PD di Cesenatico Cristina Baiardi (qui la notizia) che, purtroppo per lei, si commenta da sola, ma la natura delle sue giustificazioni mi obbliga a farlo.”

La consigliera della Lega, ritorna sul voto della ‘collega’ del PD Baiardi che, nel corso dell’ultimo consiglio comunale di giovedì 28 marzo, si è astenuta su una mozione presentata dai gruppi di opposizione che chiedeva all’Amministrazione di sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza contro le donne, verniciando di rosso alcune panchine pubbliche. A livingcesenatico ha motivato la sua scelta.

“La Baiardi, dall’alto della sua indiscussa esperienza politica, ha dichiarato che questo tipo di iniziative non servono a nulla se non a buttar via dei soldi e che non è certamente con qualche spennellata che si scoraggia il fenomeno della violenza delle donne. Vorrei rassicurare la consigliera del PD – prosegue la Zecchi – e dirle che con questo gesto, peraltro già promosso in tantissimi Comuni della Romagna, non abbiamo la pretesa di debellare, a tempi di record, il cancro degli abusi sulle donne ma di certo abbiamo la presunzione, passando dai semplici ammonimenti ai fatti, di sensibilizzare le nuove generazioni, gli studenti, i turisti e i cesenaticensi, sul tema della violenza domestica e del femminicidio. Cosa che non mi pare abbia fatto in questi anni il suo partito”.

“Per quanto riguarda invece le accuse di inefficienza che la Baiardi muove a questo Governo e alla Lega, le ricordo che a differenza del PD questa maggioranza non si è limitata a ‘parlare’ dell’emergenza ma, in meno di dieci mesi, ha varato misure concrete contro la violenza sulle donne. Sono certa infatti che la consigliera del PD conosca a menadito le disposizioni contenute nel disegno di legge ‘Codice Rosso’, approvato nei giorni scorsi alla Camera con 380 voti favorevoli e nessun contrario, che rafforzare le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica.”

“Evidentemente per la Baiardi tutto questo non conta nulla e le risulta più comodo sibilare maldicenze, astenersi e criticare chi invece ci mette la faccia piuttosto che fare la sua parte, votare a favore e contribuire a dare un segnale forte contro il fenomeno dei femminicidi. Mi spiace per lei” – conclude la Zecchi – “perché ha perso una preziosa occasione per dare un senso al suo mandato.”

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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