fbpx
News

Turismo: non si trovano lavoratori. Il sindacato interviene

By 10 Aprile 2019 No Comments

“Con l’approssimarsi della nuova stagione balneare, anche quest’anno puntualmente assistiamo alla litania delle associazioni di categoria e delle imprese stagionali della Riviera Romagnola sulle difficoltà nel reperire la necessaria manodopera stagionale. Si lamenta la mancanza di qualche migliaio di lavoratori, e in particolar modo la difficoltà nel trovare personale qualificato. Un tema, come detto, che negli ultimi anni ha occupato le cronache alla vigilia di ogni stagione estiva”, spiegano in coro il segretario generale CGIL Emilia Romagna, Luigi Giove e il segretario generale Filcams CGIL Emilia Romagna, Paolo Montalti.

Il sindacato ritiene quindi di intervenire con valutazioni e considerazioni sui motivi che sono causa di questo fenomeno. “Nel corso dello scorso anno nelle provincie della costa, sono state oltre mille le vertenze attivate dalla Filcams Cgil per contenziosi in rapporti di lavoro stagionale nel settore turistico, la maggior parte di queste per recupero crediti dovuti a mancati pagamenti, mancato riconoscimento del lavoro straordinario, mancato riconoscimento del corretto inquadramento rispetto alla mansione svolta. Molti sono anche i casi di denuncia sulle condizioni di lavoro e il mancato rispetto del riposo settimanale. Non sono poi mancati i casi di licenziamento ingiustificato, anche comunicato verbalmente. Il ricorso al lavoro grigio, se non quando al lavoro nero, come confermano anche gli interventi della Guardia di Finanza appresi dalle cronache nei giorni scorsi, è una pratica ancora molto diffusa nel settore e non solo durante la stagione estiva”.

“Si sta inoltre diffondendo il lavoro in appalto con l’utilizzo di personale non assunto direttamente dall’impresa ma fornito da terzi e ulteriormente sottopagato, una pratica, questa, che sconfina nell’illegalità – continuano i sindacalisti – La scarsa propensione a investire sulla formazione è un ulteriore problema; non si comprende, infatti, la difficoltà nel trovare personale qualificato se non per questo motivo, ovvero, chi è che dovrebbe qualificare e professionalizzare i lavoratori se non le stesse imprese anche attraverso percorsi formativi? A tutto questo sommiamo poi l’abolizione dell’indennità di disoccupazione per gli stagionali, sostituita con la Naspi penalizzante sia sul piano economico che su quello previdenziale”.

Il turismo in Emilia Romagna rappresenta circa il 12% del Pil, un settore economico di importanza strategica, “un sistema che non può basare la propria competitività sull’abbattimento dei costi e il mancato rispetto delle norme e dei contratti di lavoro, è necessario investire per qualificare il lavoro e migliorare la qualità del servizio e del prodotto offerto. Anche per la prossima estate Filcams Cgil e Cgil dell’Emilia Romagna saranno attive nella promozione di una campagna contro il lavoro nero, lo sfruttamento e l’illegalità – conclude la Cgil – Serve però l’impegno di tutti a partire dalle associazioni di categoria, istituzioni, amministrazioni locali e Regione affinché davvero il sistema turistico emiliano romagnolo crei non solo occupazione ma buona occupazione”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply