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Furto di bicicletta sventato dagli agenti della Polizia Locale di Cesenatico. È successo nel pomeriggio di sabato 15 giugno quando due agenti del nucleo antiabusivismo commerciale si trovavano nei pressi di uno stabilimento balneare in zona Levante.

L’intervento sul posto era scaturito a seguito di segnalazione della presenza di due uomini, di origine straniera, che si aggiravano con fare sospetto; nello specifico, uno sull’arenile in mezzo agli ombrelloni e, l’altro, in zona antistante il predetto stabilimento balneare. Giunti sul posto, gli agenti notavano uno di questi seduto sulle gradinate in legno di Giardini al mare, di fronte al complesso balneare. Questi osservava la rastrelliera portabiciclette posizionata vicino a lui, per poi avvicinarsi in modo repentino, estrarre il velocipede (di colore grigio, modello donna, marca Vicini), non chiuso con lucchetto, salire in sella, dopo aver riposto i propri effetti personali all’interno del cestino anteriore e pedalare velocemente in direzione Rimini.

Gli agenti della Polizia Locale lo hanno prontamente fermato per procedere alla sua identificazione e per accertare se questi fosse uno dei due uomini, oggetto della segnalazione pervenuta al Comando dei vigili. Era un albanese, nato nel 1982, senza avere al seguito il permesso di soggiorno perché, ha detto, l’aveva dimenticato presso il suo alloggio.

Poi è emerso che l’albanese aveva in effetti una richiesta di rinnovo della carta di soggiorno e, nel frangente, insisteva, sempre con fare sospetto, per andarsene a bordo del predetto velocipede, sostenendo che fosse di sua proprietà. Cosa invece smentita dai fatti, specie di fronte all’incalzare delle spiegazioni chieste dagli agenti stessi all’albanese, che manifestava sempre più uno stato di agitazione, tremore e sudorazione, continuando ad insistere per riprendere la marcia.

Di diverso avviso invece sono stati gli agenti, i quali hanno intimato all’albanese di riposizionare nella rastrelliera la bicicletta. Bicicletta questa che, a seguito di informazioni avute da parte del gestore dello stabilimento balneare, è risultata essere di proprietà di una turista in vacanza, la quale poi dichiarava da averla messa lì, nella rastrelliera circa due ore prima, senza chiuderla con lucchetto.

Quindi si procedeva, nei confronti dell’uomo, con una denuncia per furto aggravato del bene esposto alla pubblica fede, e ad una ulteriore segnalazione all’autorità giudiziaria per non aver esibito, senza giustificato motivo, i documenti di identificazione o del permesso di soggiorno, o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato italiano.

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