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Nell’ambito delle recenti direttive del Ministero dell’Interno e del Comando Generale del Corpo, i finanzieri del Comando Provinciale di Forlì, hanno portato a termine un’attività a tutela della salute e sicurezza del consumatore in materia di frodi in commercio.

Più di duecentottantamila sono stati gli articoli sequestrati non conformi, con false etichettature, attestanti il marchio CE contraffatto, ovvero totalmente mancanti di qualsiasi indicazione prevista dalle normative vigenti in materia. Gli articoli, sottoposti a sequestro (giocattoli, articoli di elettronica e accessori vari), sono risultati pericolosi oltre che contraffatti.

La mancanza di un’adeguata etichettatura, la contraffazione e l’alterazione dei suddetti prodotti, infatti, traggono spesso in inganno l’acquirente finale comportando un rischio per la sua salute e la sicurezza, in quanto si trova a comprare e utilizzare prodotti non testati o di scarsa qualità, non conformi alla normativa nazionale e dell’Unione Europea: i prodotti potrebbero essere potenzialmente pericolosi o composti da materiale tossico che, se ingerito o maneggiato potrebbe compromettere di conseguenza la sicurezza dei consumatori finali. Questi ultimi, trattandosi tra l’altro anche di giocatoli, sono spesso utilizzati dai bambini.

All’esito delle attività nel territorio forlivese, un soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Forlì per violazioni in materia di contraffazione, frode in commercio e sicurezza dei prodotti oltre che segnalato alla Camera di Commercio per violazione della normativa nazionale del Codice di consumo, poiché colto nell’atto di vendere prodotti privi delle avvertenze, dell’origine e paese di produzione/importazione o con etichetta completamente in lingua straniera. Nei suoi confronti pertanto sono state irrogate le previste sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.

L’intervento, eseguito dai finanzieri, oltre alla dismissione dal commercio di prodotti falsi ovvero potenzialmente insicuri e pericolosi, assume particolare rilievo anche in termini di tutela della libera concorrenza del mercato, in quanto la mancanza di qualsiasi controllo sulla genuinità e sicurezza dei prodotti comporta la possibilità di applicare prezzi decisamente vantaggiosi che, inevitabilmente, si ripercuotono a danno degli onesti imprenditori che offrono prodotti conformi alle normative, ai prezzi correnti di mercato.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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