Ha toccato anche la riviera romagnola la maxi-operazione contro la criminalità organizzata a Torino, che ha portato all’esecuzione di 70 misure cautelari, con 400 carabinieri impegnati nel blitz. Uno degli arresti è stato eseguito a Cesenatico, a carico di un 41enne della provincia di Foggia che risiede nel comune rivierasco e impegnato, come occupazione, in un distributore di benzina nel Comune di Ravenna.
I carabinieri e la Guardia di Finanza hanno eseguito una settantina di misure cautelari, perlopiù arresti tra il Piemonte, Milano e la Calabria, spiccate dal giudice torinese Luca Fidelio nei confronti di altrettante persone accusate di appartenere, a vario titolo, alle filiali torinesi della ‘Ndrangheta. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso al traffico internazionale di droga, anche in questo caso aggravato dalle finalità mafiose, fino al riciclaggio e al trasferimento fraudolento di valori.
Sottoposti a sequestro beni mobili e immobili, nonché conti correnti e quote societarie per un valore in corso di quantificazione. Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati 80 chili di droga. I carabinieri hanno inoltre sequestrato 46mila euro e 14 orologi di pregio. L’inchiesta è stata coordinata dal capo della direzione distrettuale antimafia, Anna Maria Loreto, e dai suoi sostituti Monica Abbatecola e Paolo Toso, insieme ad Antonio Smeriglio, morto un anno fa. Tra i momenti chiave c’è stato, lo scorso luglio, l’arresto dei due super-latitanti Nicola e Patrick Assisi.
Tra le persone arrestate figurano diverse persone già condannate per la maxi-inchiesta Minotauro del 2011, sempre per affiliazione di tipo mafioso.