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Liliana Segre, testimone vivente dell’inferno della shoah, è una senatrice della Repubblica Italiana. Il 30 gennaio 1944, ad appena 14 anni, venne deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che raggiunse dopo sette giorni di viaggio. Fu subito separata dal padre, che non rivide mai più.

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Liliana ricevette il numero di matricola 75190, che le venne tatuato sull’avambraccio. Fu messa per circa un anno ai lavori forzati presso la fabbrica di munizioni Union, che apparteneva alla Siemens. Durante la sua prigionia subì altre tre selezioni. Alla fine di gennaio del 1945, dopo l’evacuazione del campo, affrontò la marcia della morte verso la Germania.

Venne liberata dalle Forze armate statunitensi il primo maggio 1945 dal campo di Malchow. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz, Liliana fu tra i venticinque sopravvissuti. (fonte wikipedia).

Ad oggi Liliana Segre, è un’esponente del Senato, la sua esperienza è una testimonianza vivente di un passato non remoto. La donna, che oggi ha 89 anni, ha ricevuto la cittadinanza onoraria da diversi comuni, l’ultimo è Ortignano Raggiolo in provincia di Arezzo.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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