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C’è una buona e una cattiva notizia per il turismo romagnolo. La buona notizia è che la Grecia ha annunciato la lista dei 29 Stati che potranno visitare il Paese dal 15 giugno, quando cioè gli aeroporti riapriranno ai voli internazionali. Ebbene, tra questi paesi non c’è l’Italia. Questo significa – e lo diciamo con un pizzico di cinico campanilismo – che la riviera romagnola, almeno nella prima parte dell’estate, avrà un competitor in meno. Un dettaglio statisticamente tutt’altro che marginale visto che Mykonos e Santorini sono, da sempre, due tra le mete estive preferite dai vacanzieri italiani.

La brutta notizia invece è che i contagi in Lombardia non si arrestano e, dunque – anche se sembra scongiurata la proroga delle chiusure dei confini oltre il 3 giugno – è molto probabile che questo bacino di viaggiatori che vale 46,7 milioni di presenze turistiche all’anno calerà vistosamente.

E se questa estate i lombardi viaggiassero meno a risentirne non sarebbero solo loro, ma molte altre regioni italiane. Questo perché la Lombardia non è solo il territorio con più abitanti (10 milioni), ma anche quello con una maggiore propensione a viaggiare durante i mesi estivi.

Per altro, come riporta una ricerca del Touring Club, la principale meta turistica dei lombardi è proprio l’Emilia Romagna. Che cosa significa in termini di presenze? Ebbene, la Lombardia “porta” nella nostra regione oltre 9 milioni di presenze, il 19% del totale. Questo significa che quasi un turista su cinque proviene dalle dodici province lombarde.

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