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Il sindaco: “Ecco perché abbiamo aumentato le tasse”

By 31 Luglio 2015 No Comments

Seduta infuocata quella del consiglio comunale di giovedì 30 luglio con all’ordine del giorno la discussione del bilancio di previsione 2015, un argomento che aveva già fatto montare polemiche in città e che a fine seduta ha visto l’approvazione, nonostante il parere negativo dei revisori dei conti.

Terminata la discussione il sindaco Roberto Buda ha preso la parola: “Se la minoranza si aspetta già da noi le solite cose, questa sera ci siamo sentiti per il quarto anno consecutivo il solito astio, i soliti toni esasperati che l’opposizione ha sempre usato fin dal primo giorno”.

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda

Il primo cittadino di Cesenatico ha poi smentito chi sosteneva che le modalità di trasmissione dei documenti, nei modi e nei tempi, fossero illegittimi: “Sono stato consigliere comunale di minoranza per dieci anni e sindaco per quattro ed è sempre stato il ragioniere capo Riccardo Spadarelli a trasmettere i documenti che arrivavano nei tempi che la legge prevede”.

Buda ha ripreso in mano i fili di tutta la faccenda e un pezzo per volta ha cercato di ricostruire le condizioni che hanno portato l’amministrazione a dover intervenire sulle aliquote di Imu e Irpef. La prima condizione determinante arriva dal federalismo municipale riguardo al quale il primo cittadino ha spiegato: “Istituito nel 2011, doveva portare all’autonomia finanziaria e fiscale mediante l’introduzione dell’Imu. Dal 2011, da quando sono stato eletto sindaco, abbiamo visto tutto tranne che l’autonomia, anzi abbiamo visto continui stravolgimenti, interventi statali sempre più esorbitanti negli anni, tra l’altro con regole cambiate a partita in corso”.

A conti fatti, secondo quanto presentato proprio dal primo cittadino di Cesenatico, ad oggi lo Stato beneficia di un contributo superiore ad un terzo del bilancio comunale del 2011. Sui 24 milioni del Comune lo Stato annualmente ne preleva più di 9 milioni. “Come si fa a non vedere questo? – ha spiegato il sindaco –  Si tratta di una situazione diventata insostenibile. Al danno si aggiunge poi la beffa; sì perché oltre agli onerosi prelievi fiscali predisposti dallo Stato, si sono registrati in tutta Italia errori di contabilità che hanno messo ancora più in difficoltà gli stessi Comuni. Aggiungiamo – chiarisce Buda – che ci sono stati errori lampanti e palesi fin da quando è stato istituito il fondo sperimentale di riequilibrio del 2012, ma anche con l’istituzione del Fondo di Solidarietà Comunale del 2013/14: errori sui nostri conti. Il ragioniere capo parla di errori che potrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro. Quattro milioni che a noi non sono rientrati nelle casse; abbiamo fatto ovviamente ricorsi, scritto lettere, senza tuttavia ottenere alcuna risposta”.

porto canale, comunePoi un passo indietro: “Nel 2011 il Comune di Cesenatico riceveva 4 milioni e mezzo dallo Stato, quest’anno, invece è il Comune stesso a dover versarne 5 milioni e 100mila euro allo Stato, il tutto senza ottenere indietro nulla. Quest’anno rimarranno nelle casse comunali un milione e 100mila euro in meno rispetto al 2011: tenendo conto che i cittadini poi pagano il doppio. Altro tasto dolente riguarda il Fondo di Solidarietà Comunale, istituito per agevolare e l’autonomia finanziaria dei Comuni, nella logica dei comuni più ricchi aiutano quelli più poveri. Un Fondo che si è trasformato in breve tempo in una voragine, in un sistema privo, almeno all’apparenza, di ogni equilibrio. Nel nostro caso Cesenatico ha versato lo scorso anno 4 milioni di euro e ne ha ricevuto poco più di uno – illustra Buda – quest’anno con la stessa cifra ne riceverà zero”.

Si arriva poi alla questione tasse e imposte: “Ci siamo trovati per novità normative di inizio anno ad avere un taglio del Fondo di Solidarietà per 1 milione 200mila euro a mettere nel fondo svalutazione crediti 1 milione 150mila euro per norme cambiate – chiarisce il sindaco – Se dovessimo ascoltare i revisori dovremmo aggiungere qui un altro milione 600mila euro che non so dove andremmo a recuperare”.

Gli esborsi del Comune non finiscono qui e anzi si aggravano di altri 250mila euro destinati al fondo di copertura per la perdita di Cesenatico Servizi, “frutto di una scissione scellerata fatta dall’amministrazione precedente”, ha sottolineato Buda. “Si arriva così a 2 milioni e 600 mila euro da recuperare. Nonostante 500mila euro di ritocco dell’Imu e il raddoppio dell’Irpef per 1.400 mila euro”.

L’amministrazione ha dovuto mettere mano anche ad altro per riuscire a recuperare le risorse necessarie: “Abbiamo ridotto drasticamente confrontandolo con il rendiconto e con altri tagli di spesa che spero non portino troppe conseguenze alla città tutto questo senza togliere servizi senza chiudere il teatro senza togliere il sostegno ai disabili nelle scuole. Tuttavia segni positivi arriverebbero proprio dallo Stato. Pare che l’approvazione dei bilanci di previsione possa essere procrastinata al 30 settembre ed entro tale data potrebbero arrivare trasferimenti che ci permetterebbero di rimettere mano ai conti e bloccare gli aumenti sulle aliquote – continua il sindaco – Se mai arrivassero questi soldi dei ricorsi ci impegniamo a diminuire istantaneamente le aliquote per ridurre la pressione fiscale”.

Il sindaco ha inoltre annunciato l’arrivo di finanziamenti dall’Europa, che permetteranno di intervenire sulla Vena Mazzarini e di realizzare la pista ciclabile tra Cesena e Cesenatico.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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