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Primo decesso a Rimini, si tratta di un uomo di 89 anni

Primo caso di Coronavirus a Cesena. A darne notizia è il sindaco Enzo Lattuca. Si tratta di un uomo di 63 anni che in questo momento è isolato nella propria abitazione e presenta buone condizioni di salute. Lavora nel riminese e le indagini epidemiologiche in corso fanno pensare che possa aver contratto il virus in quell’area che, come è noto, è più colpita dall’emergenza causata da questo virus. “Questa notizia non cambia lo scenario della nostra città, ma è un ennesimo elemento di consapevolezza per tutti noi. Non dobbiamo abbassare la guardia rispetto alle misure di prevenzione messe in campo”, commenta il primo cittadino.

Nella provincia di Forlì-Cesena i casi salgono a 7, tre in più rispetto a ieri. Si tratta di una coppia di Bertinoro e del loro figlio, di un uomo di Predappio, di un uomo di San Mauro Pascoli, di un paziente di Savignano sul Rubicone e del 63enne di Cesena.

In Emilia Romagna sono complessivamente 1.010 i casi di positività al Coronavirus, 140 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Un aumento inferiore a quello registrato ieri, quando erano saliti di 172. E passano da 3.136 a 3.604 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali.

Si conferma anche oggi che si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura assenti. 409 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 64 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (12 in più rispetto a ieri).

Aumentano, passando da 17 a 25, il numero delle guarigioni, 24 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, sale anche il numero dei decessi, passati da 37 a 48. Di questi, sei sono cittadini lombardi.

Degli 11 nuovi decessi, 6 riguardano il piacentino: si tratta di 4 uomini, rispettivamente due di 72 anni, uno di 74 e uno di 99 anni e 2 donne di 85 e 93 anni; 3 del parmense, due uomini di 73 e 78 anni e una donna di 88 anni; un uomo del modenese di 85 anni e un uomo del riminese di 89 anni. La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per tre decessi sono invece ancora in corso gli approfondimenti epidemiologici.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 479 Piacenza (53 in più rispetto a ieri), 229 Parma (49 in più), 104 Rimini (11 in più), 82 Modena (9 in più), 48 Reggio Emilia (4 in più), 49 Bologna (8 in più rispetto a ieri, di cui 20 nell’imolese 3 in più rispetto a ieri e riconducibili al cluster di Medicina), 7 Forlì-Cesena (3 in più rispetto a ieri), 10 Ravenna (2 in più rispetto a ieri), 2 a Ferrara (1 in più rispetto a ieri).

Più posti letto in terapia intensiva.

Prosegue intanto da parte della Regione il massimo impegno per potenziare la rete ospedaliera, incrementando il numero dei posti letto in terapia intensiva. Questo avverrà, in particolare, per le strutture ospedaliere del piacentino dove è previsto – già a partire da oggi con l’ospedale di Castel San Giovanni- il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva, che passeranno da 15 a 33 (oltre le 9 postazioni per l’attività ordinaria, extra Coronavirus).

Fake news.

Circola da ieri su Facebook un messaggio di un presunto infermiere che ha messo in giro una fantomatica richiesta della Asl piacentina per fare arrivare bottigliette d’acqua a operatori e parenti, oltre ad altri messaggi per chiedere pigiami. Come già specificato dall’Azienda sanitaria si tratta di una notizia falsa e priva di ogni fondamento. Gli unici canali autorizzati a fare richieste di questo tipo sono i canali ufficiali delle Aziende sanitarie e ospedaliere o il sito della Regione Emilia Romagna.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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