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La Procura di Ravenna ha disposto l’autopsia su Davide Pastorelli, il 46enne cesenate deceduto giovedì scorso dopo un tuffo da un catamarano a 300 metri al largo di Milano Marittima.
Sull’accaduto è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
L’esame autoptico dovrà confermare la causa di morte per annegamento e stabilire se qualcosa – cibo, alcol o altro – possa avere o meno condizionato l’evento.

Le indagini della Capitaneria di porto coordinate dal Pm Angela Scorza dovranno inoltre accertare se il catamarano, noleggiato quello stesso pomeriggio, avesse tutte le necessarie dotazioni di soccorso e quali fossero le condizioni di noleggio in relazione a quelle meteo-marine.
Il 46enne era uscito verso le 16 assieme ad altri tre amici; a un certo punto in due si erano tuffati, tra cui l’uomo, ma senza giubbotto salvagente. La corrente lo aveva però presto trascinato via: il suo cadavere era stato recuperato la mattina del giorno dopo a poche centinaia di metri dal canalino di Milano Marittima.

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