fbpx
 
 
 
 

Considerando l’indice di contagio (il famigerato Rt) l’Emilia-Romagna sarebbe stata “zona rossa”. Ma la politica, si sa, ha il suo peso e così, grazie ai nuovi 21 parametri selettivi, non soltanto eviteremo le restrizioni più rigide, ma “rischiamo” davvero di finire in fascia verde, quella dove il lockdown sarà più light.

Le speranze sono buone e confortate dai dati, anche se il crisma dell’ufficialità lo avremo soltanto in giornata.

E’ la battaglia, in primis, del governatore Stefano Bonaccini che, benché in isolamento e positivo al Covid, sta guidando la delicatissima trattativa col governo.

Dalla sua parte c’è un rapporto tra nuovi positivi e contagi che ieri s’è fermato all’8%, la metà di quello nazionale, oltre a buone performance sulla tenuta degli ospedali (in  particolare legata ai posti disponibili nelle terapie intensive).

Resta però la macchia dell’Rt a 1,6, oltre il livello di guardia stabilito dall’Istituto superiore di sanità. Un dato che per tutto il giorno ha fatto oscillare l’Emilia-Romagna in fascia arancione.

Conte ha firmato il Dpcm nella notte, oggi si saprà in quale delle tre fasce (rossa, arancione, verde) verranno collocate le regioni. Ma i segnali che arrivano fanno propendere per la “fascia verde”. Un con gran sollievo nel caso di bar e ristoranti altrimenti costretti a chiudere. E per Bonaccini, diciamo la verità, sarebbe una grande vittoria.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply