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Entra oggi in vigore, fino al 3 dicembre, l’ordinanza regionale firmata giovedì dal presidente Stefano Bonaccini, concordata con i presidenti di Veneto, Luca Zaia, e Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, d’intesa col ministro della Salute, Roberto Speranza, e condivisa con territori e sindaci visti gli assembramenti registratisi.

Il provvedimento contiene misure più restrittive che puntano ad evitare assembramenti e situazioni a rischio contagio. Inoltre, da domani l’Emilia-Romagna sarà in zona arancione, dopo la decisione ieri del ministro Speranza sulla base del Dpcm del 3 novembre scorso, che divide il Paese in tre fasce di rischio (gialla, arancione, rossa): si applicheranno quindi ulteriori provvedimenti restrittivi e, in caso di sovrapposizione, ad essere applicate saranno le misure maggiormente restrittive.

La Regione ha chiesto al Governo l’apertura di un tavolo di confronto per veder riconosciuti ulteriori ristori economici agli esercenti e agli operatori che dovranno limitare o sospendere l’attività in seguito all’ordinanza regionale. Fondi aggiuntivi rispetto alle misure di sostegno collegate alle restrizioni previste per le aree arancione e rossa.

 
 
 

Inoltre, ha già deciso lo stanziamento di 10 milioni di euro dal bilancio regionale per integrare gli aiuti economici nazionali. “Saranno rivolti a bar, ristoranti, attività economiche colpite dall’ultimo Dpcm – sottolineano gli assessori Paolo Calvano (Bilancio) e Andrea Corsini (Commercio) – così come a taxisti e noleggio con conducente, oltre a palestre e piscine. Agiremo insieme ai Comuni, che potranno a loro volta stanziare ulteriori risorse, secondo un piano e modalità che definiremo nei prossimi giorni”.

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