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Il M5S regionale e locale interviene a stretto giro dopo gli Stati Generali del Movimento che si sono tenuti nei giorni scorsi. La nota è firmata da Simone Benini e Natascia Guiduzzi in veste di delegati della provincia.

“Quello che è uscito chiaramente dai tavoli degli Stati Generali del M5S di sabato e domenica è un forte segnale sull’importanza della base sui temi e principi fondamentali che sono il DNA del M5S:

– nessuna deroga ai 2 mandati per consiglieri regionali/parlamentari nazionali ed europei
– nessuna alleanza strutturale con nessun partito e nessun partito è privilegiato nelle eventuali alleanze programmatiche sui territori

– forte e decisa richiesta di assenza di conflitti di interessi degli organi del M5S”, dichiarano i due esponenti della provincia di Forlì-Cesena, Simone Benini e Natascia Guiduzzi, votati dagli iscritti al Movimento 5 Stelle su Rousseau e dalla base emiliano-romagnola, uno per i portavoce locali, l’altra per gli attivisti.

“Altrettanto forte e convinta anche la richiesta che gli iscritti siano certificati e certificabili, che ci sia una valorizzazione dei territori con maggior coinvolgimento e maggiore appoggio sulla piattaforma Rousseau, maggiore trasparenza a tutti i livelli e maggiore comunicazione bidirezionale tra portavoce nazionali/regionali/comunali.”, continuano i due delegati.

“I tavoli di lavoro, composti dai 305 “delegati” di tutte le regioni Italiane, sono stati un esperimento eccezionale, sia nel metodo che nella partecipazione, dove la democrazia partecipativa ha vinto e si è dimostrata la forza ispiratrice e la spina dorsale del M5S. Resta però l’amaro in bocca per non aver dedicato più Ora gli attuali vertici non hanno più alibi: si proceda alla rielezioni degli organi e poi si proceda alla votazione di quanto uscito dai tavoli di lavoro per concedere agli iscritti l’ultima parola”, concludono i pentastellati.

 
 
 

Le linee guida espresse in questa occasione segnano una netta differenza con l’impostazione governativa. A Roma infatti continua la luna di miele tra Pd e M5S. Ma si sa che a livello locale è tutta un’altra partita. Altre politiche, altre proposte. Il fatto riguarda anche Cesenatico visto che ci si avvicina alle elezioni del 2021. Il sindaco Matteo Gozzoli inizia a dare forma alla sua lista civica. Il centro destra è ancora alle ricerca di un candidato e il M5S sta schiarendosi le idee. Il panorama che si potrebbe presentare tra mesi è quello di un M5S che si presenta alle urne da solo, quindi senza alleati in una lista civica per poi dare una indicazione di voto ad un eventuale ballottaggio. Sarebbe in questo caso l’ago della bilancia della contesa politica. Rispettando tra l’altro l’antico detto. Tra i due litigante il terzo gode.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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