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“Nel 2021 torneremo ad abbracciarci”. Parola dell’ex commissario ad acta all’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, secondo cui “ci sono tutti i requisiti perché il prossimo sia, oltre che un anno nuovo, anche un anno migliore. Dipende in gran parte da noi, da quello che ognuno potrà fare”.

E, citando la metafora del colibrì che porta la sua goccia d’acqua per spegnere l’incendio, l’ex assessore regionale alla Salute, sottolinea come “abbiamo trascorso ormai dieci mesi dall’inizio della pandemia: molte cose sono passate, tanto tristi, quelli che non ci sono più… E molte cose sono accadute, di segno opposto, ne cito due importanti: la messa a disposizione di almeno due vaccini al momento e altri che arriveranno; e la produzione dei famosi anticorpi monoclonali. Due elementi – argomenta Venturi – che insieme cambieranno la storia di questa malattia. Abbiamo ancora mesi, pochi, in cui troveremo difficoltà lungo il cammino e nei quali ci salveranno soprattutto le tre regole che conosciamo a memoria: igiene delle mani, distanziamento e uso della mascherina. Ma nel frattempo – puntualizza – la popolazione comincerà a vaccinarsi e credo che nel tempo che ci separa dall’estate la gran parte di noi, se tutto va bene, potrà diventare immune a questo virus. Diventeremo invulnerabili”.

Queste, aggiunge Venturi, “sono buone notizie, smettiamo di aver paura e affrontiamo il tempo che rimane per buttarci alle spalle questa brutta vicenda con lo spirito giusto, di chi vede finalmente un nuovo giorno, un nuovo sole che si alza, in cui potremo finalmente riprendere le abitudini e gli abbracci che ci eravamo dimenticati”.

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