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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto varato il 17 marzo dal Cdm con le norme per fare tornare l’Italia alla normalità post Covid, attraverso una serie di misure, tracciate dal Governo, con diverse tappe fino alla fine del 2022. Le novità riguardano in particolar modo il Green Pass, l’obbligo vaccinale e le strutture che gestiranno la pandemia. Il documento è definitivo.

Ecco gli step e le date che accompagneranno gli italiani fuori dai provvedimenti anti-Covid:

  • 1 aprile
  • 1 maggio
  • 15 giugno
  • 30 giugno
  • 31 dicembre
 
 
 
 

1 aprile

L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.

Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà.

Termina l’obbligo del Super Green Pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa in caso di mancato rispetto dell’obbligo vaccinale): a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro sarà richiesto solo il pass base.

Stop al certificato verde sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile.

Non sarà più necessario il Green Pass per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato. Per la ristorazione al chiuso “al banco o al tavolo” servirà il pass base.

Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedere sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti.

Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus, mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati.

1 maggio

Termina l’obbligo del Green Pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base.

Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.

Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso.

15 giugno

Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Resterà in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.

30 giugno

Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto “lavoro agile” nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

31 dicembre

L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa.

Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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