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Apprendistato stagionale per minori. Il Consigliere regionale Massimo Bulbi ha firmato la risoluzione per consentire l’assunzione di minorenni al di fuori del percorso scolastico con contratto di apprendistato nel settore turistico alberghiero per la stagione estiva

Consenso unanime dei presenti in Commissione V per la richiesta di attivarsi a livello nazionale e garantire la possibilità di utilizzare questo strumento. 

lavoratori hotel

“L’atto – conclude Bulbi – è stato approvato all’unanimità dei presenti in Commissione V Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità a dimostrazione dell’importanza trasversale di questo tema sul nostro territorio e a livello nazionale, dove ci auguriamo possa essere affrontato con urgenza e in tutte le sedi opportune, dalla Conferenza delle Regioni all’Ispettorato nazionale del Lavoro, bussando anche alla porta della Ministra Calderone al Ministero del Lavoro. È una battaglia nell’interesse dei giovani che continueremo a portare avanti”.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il 4 settembre 1940 Mussolini firmò il decreto che istituiva i primi 43 campi di internamento per cittadini appartenenti a Stati nemici; in realtà, in questi luoghi finirono diverse categorie di persone, dai soggetti ritenuti pericolosi nelle contingenze belliche agli ebrei italiani, dai cittadini (ebrei e non) appartenenti a Stati nemici agli zingari.

Subito dopo l’invasione della Jugoslavia, il 6 aprile del 1941, la deportazione diventa una prassi ricorrente ed ampiamente utilizzata, come dimostra la creazione di veri e propri campi di concentramento destinati ad accogliere cittadini jugoslavi. Strutture nelle quali passano, ammassati gli uni accanto agli altri, circa 100.000 civili tra uomini, donne, vecchi e bambini, costretti a sottostare a una disciplina rigorosa e a vivere in condizioni igienico-sanitarie disumane.

La fame si presenta dunque come una delle principali cause di morte all’interno dei campi di internamento fascisti, circa duecento strutture disseminate lungo il territorio italiano e quello jugoslavo occupato. La struttura dell’isola di Arbe (RAB), in Dalmazia, rappresenta il più tristemente noto tra la totalità dei campi allestiti dagli italiani, oltre che quello di maggiori dimensioni. Dalla struttura di Arbe, punto nevralgico dell’intero universo concentrazionario fascista, dipendono, in territorio italiano, altri complessi adibiti all’internamento di cittadini jugoslavi: Cairo Montenotte (Savona) in Liguria, Renicci (Arezzo) in Toscana, Monigo di Treviso (Treviso) e Chiesa Nuova (Padova) in Veneto, Visco e Gonars, il più grande campo di concentramento per internati civili attivo in Italia durante il secondo conflitto mondiale. I cosiddetti campi di smistamento in Italia, anticamera dei lager europei, sono quattro: Borgo San Dalmazzo (Cuneo), Fossoli (Modena), Grosseto e Bolzano-Gries.

Dopo l’occupazione nazista della Venezia Giulia, che diviene territorio del Reich, è creato a Trieste l’unico campo di sterminio italiano, la Risiera di San Sabba, avvolta da una coltre di silenzio per oltre 30 anni, dove furono assassinate più di 5.000 persone.

La partecipazione è libera e gratuita.

 
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